All'Italia è capitato anche questo: il presidente Cossiga e la sessualità nella politica

6 marzo 1991 - Dopo aver attaccato i giudici che avevano firmato un appello pacifista de "il manifesto" standosene al sicuro dietro le loro "ben esposte scrivanie" (27.2.1991 - http://www.youtube.com/watch?v=xeEHv7zRTfo ), dopo aver appellato un giornalista dell'inglese Reuter come "un gran figlio...di qualche cosa che, per rispetto a chi sente e per rispetto a una delle più antiche professioni del mondo, io non dico..." (sempre il 27 febbraio) continuano le dichiarazioni a ruota libera del presidente della repubblica italiana Francesco Cossiga. Questa volta attacca il neo-partito PDS e il suo presidente Stefano Rodotà reo di aver difeso la libertà dei giudici di avere delle proprie opinioni.
Servizio di Giorgio Balzoni per il Tg3 della sera , riprese di Domenico Curreri, montaggio di Giuliano Corso
« ... un Cossiga riservato, ma poco dopo - a colloquio con i giornalisti delle agenzie - si occupa del Pds e del suo presidente Stefano Rodfotà - "Quando ho dei dubbi sul movimento operaio e contadino mandatemi una persona di sicure radici nella tradizione popolare come il professor Rodotà. Bisogna lasciar stare il movimento operaio, il partito socialista, Gramsci, Togliatti - dice Cossiga ironizzando - la sessualità nella politica, questo è l'obiettivo che gli operai devono perseguire, avere le idee chiare sulla sessualità nella politica". E poi, ancora una volta rivolto a Rodotà "Se lui si colloca a sinistra io sono quasi un brigatista rosso". »
00:50 Replica di Veltroni, della direzione del PDS. «Le ultime dichiarazioni di Cossiga ... dovrebbero indurre tutte le persone dotate di senso di responsabilità verso le istituzioni a serie e impegnative riflessioni.»
01:13 Replica di Rodotà, intervistato da Federica Sciarelli:
- Se lei è di sinistra lui è un brigatista rosso?
Beh, lasciamo il presidente della Repubblica a queste opinioni che io non voglio commentare, anche perché non mi pare che stiano nel ruolo che il presidente deve avere. Sono sorpreso di questa sua continua attività d'intervento, che non è molto rispettosa né delle persone e soprattutto del ruolo di imparzialità che il presidente dovrebbe avere».

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