PERDONA ST'ANEMA - (di Alfredo D'Ecclesiis)

Questo è un canto folk di preghiera.
Costretto da questa quarantena, stando chiuso in casa, sono tornato ad essere un bimbo alle prese con pastelli, fogli e costruzioni... solo che adesso ci sono strumenti musicali, smartphone e pc. Qualche scarabocchio e qualche pezzo sparsi sul pavimento, oggi come allora... Si gioca un po', così per imparare e per passare il tempo.
E ogni tanto si parla a qualcosa o qualcuno che forse non esiste, ma che ti lascia sfogare e a volte ti da forza. Le mie nonnine andavano in chiesa, erano credenti. Ed io sono cresciuto con loro. ...Ed anche se nutro forti dubbi sulla questione religiosa, di tanto in tanto ho bisogno di rivolgermi all'aria, al cielo. L'amore, o meglio la speranza che le mie nonne nutrivano, un po' me la porto appresso.
Ci sono persone che recitano il rosario e vanno a messa, altre che gridano le proprie idee ed altre invece, amano identificarsi in rockers, rapper, artisti, intellettuali... Tutti crediamo in qualcosa, ciononostante il più delle volte, credere, non serve a cambiare la reatlà che ci è intorno. Ma ognuno si aggrappa alla propria illusione o al proprio obbiettivo. Quel che però può mettere d'accordo tutti è la speranza. E per esserci, la speranza, ha bisogno di non essere giudicata, di essere perdonata. E così l'anima.

Questa è una canzone di qualche anno fa.

Fabrizio Piccolo alla chitarra e al mix.

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