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M. Francesco PETRARCA - Le Rime sonetto 35

Da Le rime di M. Francesco Petrarca, son. 35 -
Solo et pensoso i più deserti campi
vo mesurando a passi tardi et lenti,
et gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio human l’arena stampi.
Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,
perché negli atti d’alegrezza spenti
di fuor si legge com’io dentro avampi:
sì ch’io mi credo omai che monti et piagge
et fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch’è celata altrui.
Ma pur sì aspre vie né sì selvagge
cercar non so ch’Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co·llui.

Come dire,
Solo e pensieroso i campi più deserti
come se li misurassi percorro a passi lenti e stanchi,
e guardo attentamente per evitare i luoghi
dove impronta umana segni il terreno.

Altro riparo non trovo che mi salvi
dal far sì che le persone con facilità s’accorgano del mio stato,
poiché dall'esterno l’atteggiamento privo di allegria
fa ben comprendere come io bruci dentro:
 
così che io credo che i monti e le pianure
e i fiumi e i boschi sappiano di che qualità
sia la mia vita, che agli altri è nascosta.

Ma tuttavia così impervie strade né così isolate
non so trovare che Amore non venga sempre
discorrendo con me, e io con lui.

Statua di Francesco Petrarca nel giardino di Villa Borghese a Roma, Italia - wikimedia commons

Видео M. Francesco PETRARCA - Le Rime sonetto 35 канала Alessandro Piron
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22 июля 2021 г. 18:32:23
00:00:52
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