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"Carrozzina Potemkin" da "Il cinema tradotto in poesia" di Omar CALABRESE

Èkphrasis (anche ècfrasi, ecphrasis o ècfrasis) è quell’impresa erudita (poesia per gli occhi) compiuta dai poeti che, fin dall’antichità, si esercitano nel tradurre in parole delle immagini ovviamente immagini che debbon esser conosciute dal pubblico così che si possa misurare la bravura del “traduttore”.
Filostratos di Alessandria, tra i vari, fu il più grande di tutti, scrisse un intero libro di componimenti che traducevano quadri e tutti appartenenti alla arguta ed erudita schiera dei giustappunto.
E più avanti nel tempo? Nelle epoche successive si cimentarono soprattutto i letterati barocchi di tutti i tempi, i seicenteschi in particolare.
E oggi? Beh, è intrigante pensare ai giorni nostri, epoca in cui viviam in un mondo di immagini, andar di ekfrasis.

Omar Calabrese (professore di semiologia delle arti all'Università di Bologna, all'École des hautes études en sciences sociales di Parig come visiting professor, e in altre varie università europee. Professore di semiotica delle arti presso l'Università di Siena e semiotica presso la Iulm. Pubblicista) agli inizi degli anni 90 dello scorso secolo scrisse “Ekfrasis, il cinema tradotto in poesia” nel quale trasformò in poesie le più famose scene di celeberrimi film.
Qui propongo “Carrozzina Potemkin”. Ma certo si tratta di quella scena del capolavoro di Ejzenstein: la carrozzina, con pargolo, che cade per le scale di Odessa in discesa libera e che smuove in noi, la scena, un sentimento di rabbia contro l’ingiustizia.

Видео "Carrozzina Potemkin" da "Il cinema tradotto in poesia" di Omar CALABRESE канала Alessandro Piron
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18 августа 2021 г. 18:20:03
00:00:51
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