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La Basilica e il chiostro di Santa Chiara Napoli

Basilica di Santa Chiara Napoli
La facciata è sobria e imponente, con un grande rosone centrale. Il campanile, separato dalla struttura, fu iniziato nel 1328, ma completato solo nel '500, quando fu dotato anche di cinque campane; queste, cadute per il bombardamento del 1943, furono rimesse al loro posto nel 1949.
L'interno è un vasto, alto ambiente rettangolare, su cui si affacciano le cappelle, illuminate da bifore e trifore. Dietro l'altare maggiore campeggia il grande sepolcro di Roberto, lievemente danneggiato dai bombardamenti; opera dei fratelli Giovanni e Pacio Bertini, rappresenta la figura seduta del re, ed è sovrastato da un'epigrafe attribuita a Francesco Petrarca ("cernite Robertum regem virtute refertum"), grande ammiratore del sovrano angioino.
La nona cappella conserva la struttura barocca, ed accoglie le sepolture dei Borboni: in particolare, la sontuosa tomba del principe Filippo, primogenito di Carlo III, opera di Giuseppe Sanmartino (1777); di fronte a questa, è il sepolcro della venerabile Maria Cristina di Savoia, regina di Napoli.
La prima cappella sulla sinistra, adiacente all'ingresso, ospita invece le spoglie di Salvo d'Acquisto, il carabiniere sacrificatosi, durante la II guerra mondiale, per salvare un gruppo di civili innocenti dalla rappresaglia nazista.
Celebre è poi il grandioso chiostro maiolicato delle Clarisse: originariamente di matrice gotica, questo fu trasformato nel 1742 da Domenico Antonio Vaccaro che ne rivestì la struttura e i ben 72 pilastri ottagonali di stupende mattonelle policrome in gusto rococò, disegnate dallo stesso Vaccaro e realizzate dai "riggiolari" napoletani Donato e Giuseppe Massa.

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10 сентября 2016 г. 14:40:02
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