Maltempo, Emilia-Romagna e Marche ancora in ginocchio

Gran parte dell'Italia flagellata ancora una volta dal maltempo. La situazione è particolarmente critica in Emilia-Romagna, dove sono state evacuate quasi mille persone, e nelle Marche, dove il Misa a Senigallia ha sfiorato l'esondazione, facendo ripiombare la popolazione nell'incubo vissuto il 15 settembre dell'anno scorso, quando l'alluvione causò 12 morti oltre a una donna dispersa e mai più ritrovata. 

Nei comuni più colpiti dell'Emilia-Romagna e delle Marche le scuole sono state inevitabilmente chiuse, e la popolazione è stata invitata a non uscire di casa e a rimanere il più possibile ai piani alti. Oltre ai vari piani di evacuazione, sono centinaia gli interventi dei vigili del fuoco per portare in salvo persone rimaste bloccate nei sottopassi completamente sommersi dall'acqua o all'interno di capannoni aziendali. 

In Emilia-Romagna, la situazione più critica riguarda le province di Ravenna, di Bologna e di Forlì-Cesena. Sono dieci i fiumi osservati speciali, che hanno raggiunto o stanno per raggiungere la piena, mentre l'allerta per rischio idrico e idrogeologico resterà rossa anche per tutta la giornata di domani. In provincia di Ravenna e di Bologna si sono verificate anche alcune frane che hanno bloccato diverse strade. 

Nelle Marche, situazione complicata soprattutto nelle province di Ancona e Pesaro-Urbino. In particolare, preoccupa la piena del torrente Genica a Pesaro, dove l'acqua ha invaso strade e case, causando anche diversi smottamenti. Una situazione di emergenza totale, che si concentra ancora una volta in aree già colpite nelle settimane e nei mesi scorsi. Con il paradosso che, durante i mesi autunnali e invernali, le precipitazioni sono state ben al di sotto della media stagionale, per poi cadere con un'intensità senza precedenti in questa primavera assolutamente anomala.

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