Ovaio policistico e iperandrogenismo: i segni, le terapie più innovative

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Che cosa succede se una giovane donna ha un eccesso di produzione di ormoni maschili, fenomeno definito iperandrogenismo? Alcuni segni clinici sono caratteristici, come ad esempio peluria eccessiva, acne, perdita di capelli, irregolarità mestruali, altri possono essere evidenziati da una ecografia che mostra di essere in presenza di ovaio policistico, altri ancora da esami del sangue che mostrano valori elevati di testosterone (e spesso anche di glicemia dal momento che obesità e resistenza insulinica sono altre caratteristiche dell'iperandrogenismo). Per una corretta gestione del problema e per risolvere sia i segni estetici che gli squilibri ormonali è fondamentale che ci sia una gestione integrata fra ginecologo e dermatologo per una sinergia di interventi farmacologici (assunzione di pillola estroprogestinica) sia estetici (trattamenti per la ricrescita dei capelli con il PRP ad esempio) oltre ad un percorso che aiuti la paziente a migliorare i propri stili di vita (l'obesità ha come conseguenza l'aumento di ormoni maschili) e all'assunzione di vitamina D che recenti studi hanno mostrato aver un ruolo nel controllo della produzione ormonale e dell'ovulazione. E per capire meglio cosa è l'iperandrogenismo, quali sono i campanelli d'allarme da non trascurare, gli accertamenti utili e le terapie più all'avanguardia abbiamo intervistato la Dott. ssa Marcella Ribuffo - Specialista in Dermatologia all'IDI, Istituto Dermopatico dell'Immacolata di Roma e il Dott. Stefano Lello, Specialista in Ginecologia alla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma.

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