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L'opera del lunedì - "Partita a scacchi" di Sofonisba Anguissola

Giorgio Vasari, in visita a Cremona, fu ospite in casa di Amilcare Anguissola e lì poté ammirare alcuni dipinti delle sue figlie. Sulla Partita a scacchi di Sofonisba Anguissola (Cremona, 2 febbraio 1532 – Palermo, 16 novembre 1625) scrisse: «Dico di aver veduto quest'anno in Cremona, in casa di suo padre e in un quadro fatto con molta diligenza, ritrarre tre sue sorelle, in atto di giocare a scacchi, e con esse loro una vecchia donna di casa, con tanta diligenza e prontezza, che paiono vive, e che non manchi loro altro che la parola». Questo è il più antico documento che parla di questo dipinto che rimase lunghi anni appeso in casa Anguissola. Il quadro arrivò a Roma, insieme con Autoritratto alla spinetta e con due disegni della Anguissola (il Fanciullo morso da un gambero e un altro disegno non identificato), tra i beni dell'umanista e collezionista Fulvio Orsini, che furono poi ereditati dal cardinale Odoardo Farnese. Ritroviamo la Partita a scacchi a Napoli, nell'eredità Farnese arrivata ai Borboni, e che fu poi acquistata da Luciano Bonaparte. Passò di mano ancora una volta nel 1823 e giunse alla collezione oggi presente al Narodowe Muzeum di Poznań. Per me, cari amici, uno dei quadri più belli del Rinascimento Italiano. Buona visione! ricordate di iscrivervi al nostro canale YouTube e di attivare le notifiche cliccando sulla campanella a destra del pulsante “iscritto” per essere sempre aggiornati sulle pubblicazioni dei nostri nuovi video d’arte e cultura!

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8 декабря 2020 г. 0:00:13
00:18:09
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