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DISCOVER MORONI \ Il Polittico di Fiorano

Considerato fra i capolavori della tarda attività di Giovan Battista Moroni, il polittico della chiesa di San Giorgio Martire a Fiorano è composto da sei pannelli dipinti a partire dal 1975; la tavola centrale ci presenta i protagonisti della leggenda: il santo vincitore, in vesti militari romane rivolge lo sguardo alla principessa, riccamente vestita, che, in ginocchio, indica lo spaventoso mostro che la teneva prigioniera. Al di sotto della tela compare la scritta in latino: “PO. AD. D. GEORG. PATR. SUUM. UT MONSTRUM HORRIF. | CUM INERMIS CRUDELE | MONSTRO. ATARTAREO NOS TUEARE TUOS” che significa: “il popolo dedica al suo santo patrono Giorgio affinché difenda noi, che siamo tuoi, dal mostro orribile, crudele con gli indifesi”. La scena agiografica è accompagnata ai lati da quattro figure inserite su fondo neutro e architettonicamente austero, a sinistra Sant’Alessandro con il suo vessillo gigliato e Santa Lucia con gonna giallo limone e dalla forte incidenza ritrattistica; a destra uno splendido San Defendente vestito con velluto rosso, e Sant’Apollonia dal manto argenteo. Nella cimasa, infine, viene realizzata la Madonna e il Bambino. Tutti i pannelli sono racchiusi in una cornice lignea dorata (probabilmente di epoca successiva).
Il programma dei “Grandi Restauri”, sostenuti e realizzati dalla Fondazione Credito Bergamasco, ha coinvolto i sei pannelli di Fiorano tra l’aprile e l’ottobre 2016. L’intervento è stato curato da Andrea Lutti e Sabrina Moschitta a cui è seguito il lavoro conservativo sulla cornice lignea effettuato Leone Algisi. Le prime ricerche diagnostiche hanno rivelato contributi precedenti, si è appurato che subito dopo il secondo conflitto mondiale sulle tele, oltre che le normali operazioni di pulitura, stuccatura e integrazione pittorica, è stata eseguita una rifoderatura e una sostituzione dei telai. Prima di procedere al restauro sono state eseguite diverse indagini non invasive, la tecnica della luce ultravioletta ha permesso di evidenziare vecchi ritocchi, anche di grosse dimensioni. I pannelli raffiguranti la Santa Lucia il San Defendente hanno subito i danni maggiori, risulta difficile capirne la causa, sicuramente non attribuibile alla collocazione all’interno dell’ancona lignea. Per quanto riguarda il santo guerriero, con molta probabilità, la tela è rimasta per molto tempo parzialmente svincolata dal suo telaio, accartocciandosi su sé stessa. Le altre opere presentano un degrado minore, caratterizzato da lacune degli strati pittorici, soprattutto nelle zone perimetrali; tale degrado fa supporre che vi siano stati dei problemi strutturali con i telai originali e giustifica le operazioni di restauro del 1946. Terminata la fase analitica si è potuto intraprendere la delicata fase di restauro: è stata eseguita una prima pulitura seguendo la forma delle campiture e delle figure, rimossa la vernice ingiallita subito è risultato evidente lo splendido recupero delle cromie tipiche del Moroni. La pulitura ha però messo in evidenza lo scarso stato di conservazione di alcune tele, dovuto all’incuria degli anni precedenti. Si è dunque intervenuti con l’operazione di stuccatura, finalizzata a ricostruire l'integrità materica dell'opera a cui è seguito il ritocco pittorico mimetico per colmare le lacune e infine la nuova verniciatura a protezione della pellicola pittorica.

L'opera è stata restaurata nel 2016 da Andrea Lutti grazie al progetto GRANDI RESTAURI di Fondazione Credito Bergamasco.

Interventi di
Giovanni Berera

Riprese
Simone Allieri

Montaggio
Stella Taveggia

Видео DISCOVER MORONI \ Il Polittico di Fiorano канала Fondazione Bernareggi
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17 декабря 2021 г. 20:34:38
00:07:04
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