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ISCHIA - MONTE EPOMEO - LA BAIA DI SORGETO HD

© CLAUDIO MORTINI ❀
Il monte Epomeo è la cima più alta dell'isola d'Ischia e raggiunge i 789 metri. Al suo nome si sono dati diverse derivazioni, ma le più attendibili sono: Epopon o Epopos che significa "io miro", "io guardo" (D'Aloysio e Verlicchi); altri (Baldino) fanno derivare il nome Epomeo dal greco Epopeus (in latino Epomeus) "guarda intorno". Ziccardi riferisce anche un'altra etimologia: Epopon, ovvero "monte che sovrasta tutte le sorgenti". Per Lamartine l'Epomeo era «luogo paradisiaco dove l'anima si innalza a Dio e dal quale l'occhio beato si espande in un panorama incantevole e meraviglioso che nessuna penna potrà riprodurre, dove si vive l'aria di un altro mondo».
L'Epomeo ha presieduto da signore ai movimenti tellurici ed alle violente eruzioni dell'isola, un tempo zona vulcanica molto attiva, nota e temuta anche in età romana, fino all'ultimo fenomeno registrato, nel 1301, con la famosa eruzione dell'Arso, oggi ancora ridente di ville.

La sua vetta si può raggiungere, tra percorsi di suggestione incredibile, muovendosi da Fontana, una volta in cima, l'anima si stacca dalle bassezze del mondo e in quella bellezza di luce e aria pura si spiritualizza quasi afferrando visioni d'infinito. Ischia balneare, Ischia chiassosa, Ischia notturna, qui vengono messe da parte e il turista gode sublimi visioni, e l'isola, tra le tante attrattive turistiche, offre anche tanta pace e solitudine. Qui sono banditi gli impegni e tutto ciò che ha reso schiavo l'uomo. Qui si respira in libertà e a pieni polmoni aria ossigenata, fuggendo ai ripetuti sguardi di occhi indiscreti, correndo per le aperte campagne e in cima al monte. Una giornata all'Epomeo rimarrà indelebile: da questo mondo di fascino e di purezza si godono panorami esaltanti; si domina l'intera isola.

La baia di Sorgeto Scogli, pesciolini e granchi nelle pozzette; polle bollenti e minerali, sauna e vapori terapeutici. È "tutto incluso" per magia nello stesso luogo selvaggio di benessere - soltanto uno dei tanti - che la natura, madre di tutti i vulcani flegrei e delle loro sbuffanti fumarole, regalò all'isola d'Ischia nella notte dei tempi.
Altro che vacanze indecise tra il fitness, la dieta, i fanghi ed i tuffi rigeneranti nel blu: qui c'è un gratuito paradiso in miniatura, che si chiama Sorgeto (il nome deriva da sorgente, è ovvio; e ci si sente davvero risorgere), dove il sole tramonta col suo arancione violento ed abbagliante, mescolandosi ai tufi verdi che si riflettono sul bagnasciuga ciottoloso.
Sorgeto è una mini-baia ritemprante, unica al mondo o quasi, che si adagia al termine di scoscesi appigli per l'agave, ad ovest dell'inconfondibile istmo di Sant'Angelo. È raggiungibile in barca o dalla ripida, lunga scalinata, cui s'accede dopo un dedalo di stradine che si biforcano dalla frazione di Panza, assegnata alle cure di san Leonardo, che sovrintende ai mitici tempietti rurali: le cantine dell'uva biancolella e della malvasia. A Sorgete trionfano il dolce ed il salato contemporaneamente. L'acqua marina si confonde con quella termale che sgorga ai piedi del costone sulla cui sommità, già molti secoli fa, i Greci d'Eubea costruirono un gruzzolo di capanne intorno ad un vigneto.

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Информация о видео
7 июня 2014 г. 8:26:51
00:13:36
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