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Vallepietra (Roma)

Vallepietra è un comune di 323 abitanti della provincia di Roma. Sorge al centro dell'appennino ad un'altitudine di 824 metri sul livello del mare, arroccato su uno sperone del monte Faito. A meno di 100 metri dal fondo della valle del Simbrivio, è incorniciata dai Monti Simbruini con montagne alte fino a 2000 metri, come i monti Tarino, Tarinello, Autore e Tagliata.Dall'arco montuoso della Valle sorgono numerosissimi torrenti che forniscono acqua a moltissimi comuni, tanto da essere il bacino di sorgenti d'acqua più esteso d'Europa. Il torrente più grande è quello del Simbrivio, che riceve affluenti da tutta la valle e affluisce all'Aniene, che a sua volta solca l'omonima valle, attraversando i comuni di Subiaco, Tivoli e Roma. Una volta la diga Acea navigabile a fondo valle raccoglieva le acque del torrente.Dal fondo valle a 750 metri, interamente coltivato negli 11 secoli dell'esistenza del paese si sale agli 800 metri, arricchiti dal verde dei fitti boschi di latifoglie e conifere, oltre i 1300 metri i fitti boschi lasciano il posto ai radi pascoli erbosi e alle rocce nude rivestite di muschi e licheni.Negli ultimi anni le specie animali stanno nuovamente aumentando grazie allo spopolamento del paese, e all'abbandono delle attività agricole e pastorizie a causa dello sviluppo tecnologico e all'inurbamento nelle città più ambite dagli ex montanari, come Roma e le città dell'agro pontino. Sono presenti mammiferi erbivori come la Marmotta montana ad alte quote, onnivori come il cinghiale e l'orso Marsicano e carnivori come il tasso a fondo valle e il lupo appenninico, sono presenti rapaci come il falco pellegrino, l'aquila reale e la Quagliana dalla coda rossa.Il monumento più rilevante di Vallepietra è senza dubbio il santuario della Santissima Trinità, probabile insediamento rupestre neolitico, luogo di antico culto popolare collegato agli insediamenti benedettini di Subiaco, ancor oggi mèta di pellegrinaggi di intere comunità - spesso condotti a piedi.Sulla piazza principale, oggi Piazza Italia, sorgono la chiesa parrocchiale ed i resti di un palazzo baronale, rappresentati attualmente dalla torre e da alcuni locali incorporati nel municipio. Il palazzo era ampio e si estendeva agli attuali edifici delle scuole e del comune, fino a Piazza S. Francesco. La torre, restaurata in questi ultimi anni, può considerarsi il simbolo del paese; presenta una forma quadrata, è alta circa venti metri e termina con i merli; essa in origine era nel centro del palazzo e serviva come estremo rifugio e difesa. L'entrata era situata in alto, con una piccola porta che dà ingresso all'interno; al di sopra della porta vi è lo stemma marmoreo dei Caetani del ramo di Filettino, detti poi appunto della Torre o di Anagni; l'origine di questo stemma risale al 1299, quando Roffredo III Caetani sposò Giovanna dell'Aquila: in segno di questa unione i Caetani inquartarono le aquile bianche su sfondo azzurro dei dell'Aquila con le proprie due onde gemelle in campo oro. I piani interni della torre sono completamente separati. Vi è una sola finestra che guarda la piazza, mentre nei lati appaiono le caratteristiche feritoie di difesa. Attualmente al di sotto dei merli, nel lato che riguarda la chiesa di S. Francesco e in quello rivolto verso la Piazza Italia sono stati posti i quadranti del nuovo orologio pubblico. Il paese conserva ancora due porte: quella del Sole che si apriva sulla strada per Roma e quella Napoletana sulla via per Napoli; entrambe presentano lateralmente grosse cavità dove entrava il trave per sprangarle dal di dentro

Видео Vallepietra (Roma) канала Luigi Strano
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25 июля 2016 г. 13:56:29
00:01:31
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