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Sul caso Regione Toscana-PFIZER Italia del 2003 - "Il ballo dell'indebitato" Report 14/10/2003

"Il carattere occulto di questo, di quest'azione, io trovo che è veramente, pericoloso per il funzionamento della democrazia"

"COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA
SULL’EFFICACIA E L’EFFICIENZA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE..."
INDAGINE SUL CASO «REGIONE TOSCANA-PFIZER ITALIA»
16/04/2003

"Quello che mi inquieta e che mi ha spinto a salire le scale della procura della Repubblica è il fatto che un’azienda in modo occulto, non palese, intenda fare cambiare la politica del farmaco a un’istituzione, a un ufficio pubblico, muovendo attori sociali, come loro peraltro li chiamano, fino al punto di pensare a muovere la politica ma senza mai rivelare che dietro c’è` l’azienda, facendolo in modo occulto. E allora mi domando: è legittimo questo? Per chi votano i cittadini, per un’azienda o per le forze politiche? E analogamente, le rappresentanze dei medici, le rappresentanze dei malati che qui si dice di voler mobilitare contro la politica della Regione sono espressione diretta o condizionabile e condizionata? Certo, in questi signori c’è la voglia di condizionare questi soggetti. Quindi, non contesto che un’industria possa fare una campagna contro la politica del farmaco che si segue nella Regione Toscana. Vi invito alla lettura del piano, che è francamente interessante. Ripeto, mi pare preoccupante il fatto che, come qui apertamente si dice, occorra evitare ogni minima esposizione dell’azienda perchè ciò sarebbe deleterio. Questo è il punto. Se l’azienda avesse promosso un convegno pubblico, per me sarebbe stato preoccupante ma non inquietante. Anche il rapporto con la politica non può ` non suscitare perplessità. Può un’azienda in modo non palese, occulto, rivolgersi ai medici e ai pazienti?

"E non mancano rapporti tra l’industria Pfizer e la Toscana, perchè, mi permetto di dirlo senza volerne a nessuno, anche nella sovietica e cinese Toscana l’industria Pfizer è la prima industria per fatturato, con 144 miliardi, come è la prima industria a livello nazionale; non è che abbiamo compresso gli interessi dell’industria Pfizer. Quindi, non sono mancati i rapporti: i miei uffici sono documentati; la dottoressa Ruffilli è conosciuta anche in Toscana. La Toscana, peraltro, è una grande consumatrice di prodotti specifici della stessa Pfizer, quindi ci sono tantissimi rapporti tra il sistema regionale e questa industria. Per cui ho agito in modo totalmente trasparente. Ritorno alla domanda di fondo che mi sono posto e che mi permetto di evidenziare, perchè toccherà alla procura indagare, non a me. La domanda che mi sono posto è se sia giusto e legittimo che un’industria fornitrice del Servizio sanitario nazionale possa concepire un piano del genere, che essa stessa riconosce essere stato concepito nei propri uffici, in modo non palese. Ripeto, e mi scuserete di nuovo se insisto, avrebbero potuto comprare delle pagine dei giornali e scriverci che la politica del farmaco della Regione Toscana è sovietica, cinese, sbagliata e illegittima; lo avrei assolutamente capito. Noi abbiamo in corso ventidue contenziosi, come li ha l’Emilia Romagna per altri aspetti e altre Regioni. Noi andiamo a viso aperto nei tribunali amministrativi, dove una volta ci trascina la tale industria, un’altra volta la tal’altra. Questi signori scatenano sul territorio 1.700 informatori farmaceutici – questi sono più o meno quelli iscritti all’albo, poi ci sono anche quelli non iscritti – quindi il confronto è palese e aperto, come avviene in un regime trasparente e democratico, dove anche tutte le posizioni mediche sono continuamente discusse e riviste nell’ambito della comunità scientifica, sulla base della medicina e delle evidenze. Questo è tutto legittimo per noi. Quello che però mi sembra particolarmente grave è che si possa concepire in modo occulto da parte di una industria fornitrice del servizio sanitario un piano che non è dichiarato, nè palese, con il quale si vogliono muovere i soggetti sociali, i medici e quant’altro."
Dottor Enrico Rossi - Assessore al diritto alla salute della Regione Toscana

RELAZIONE CONCLUSIVA
DELL’INCHIESTA SULLE PROBLEMATICHE SOTTESE AL FENOMENO DEL COMPARAGGIO 8/01/2006

"...Nel corso dei lavori della Commissione, dedicati al fenomeno del «comparaggio», si sono aperti altri capitoli, quali quello dedicato al caso «Regione Toscana – Pfizer Italia» dove sono apparsi evidenti i tentativi della multinazionale di screditare l’efficacia delle politiche sanitarie della Regione, mettendo in atto un «creativo» quanto perverso meccanismo di indagine campione, effettuata e presentata in un evento pubblico dal professor Renato Mannheimer su commissione attraverso la societa ` Archimedia. Il sondaggio si basava sull’indice di gradimento delle politiche sanitarie regionali, appositamente confezionato per poter avallare le proprie strategie di marketing e per «sostenere» la tenuta o l’incremento della propria spesa farmaceutica. I resoconti della Commissione sono stati successivamente trasmessi alla competente autorita"

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11 октября 2023 г. 14:05:45
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