Civita di Bagnoregio. La città che muore. (Saverio Pepe)
Civita di Bagnoregiosplendida piccola gemma è sfuggita all'età moderna soprattutto a causa della topografia. La città vacilla in cima a una cresta che si erge sopra un vasto canyon dominato dal vento e dall'erosione. La sella di terra che un tempo collegava Civita alla sua gemella più grande e frequentata, Bagnoregio, si è consumata. Le fotografie in giro per la città mostrano il vecchio sentiero degli asini che un tempo collegava le frazioni. Oggi l'unico modo per entrare o uscire è tramite un ripido e suggestivo ponte. I rifornimenti arrivano sui motorini. L'ingresso principale è un enorme passaggio in pietra, scavato dagli Etruschi 2500 anni fa e decorato nel XII secolo con un arco romanico. Attraversando il portale, si entra in un altro mondo, bloccato nel Medioevo. Si sente la storia nei ciottoli lisci sotto i piedi. All'interno del borgo, il fascino di Civita è sottile. Coloro che cercano il turismo moderno non sapranno dove cercare. Civita è il sogno di un artista, una città nuda. Ogni vicolo e sentiero riserva una sorpresa. L'edera copre gli archi e si arrampica sui muri, fiori in vaso sfilano sui balconi. Le calde pareti di pietra risplendono e ogni scalinata è il tesoro di un blocco per schizzi o di una macchina fotografica. Esplorare Civita è una caccia al tesoro culturale. Girando un angolo tranquillo, si incontra la maestosa facciata di un palazzo rinascimentale con un'elegante porta di legno e grandi finestre che conducono al nulla. Il resto dell'edificio è crollato nella valle decenni fa, cavalcando un pezzo di roccia in continua erosione della città. Lentamente ma inesorabilmente questa città soccomberà alla marcia del tempo geologico. Il terreno sotto Civita è pieno di antiche cantine, perfette per conservare il vino e cisterne per la raccolta dell'acqua piovana. Molti risalgono all'epoca etrusca. Un tunnel preromano sotto la città fungeva anche da rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale. Civita ha un figlio famoso, San Bonaventura, il "secondo fondatore" dell'ordine francescano. La sua casa è scomparsa da tempo, ma la pianta a griglia di base della città vecchia sopravvive, con una chiesa come fulcro. L'identità di questo sacro luogo di culto ha ruotato con i secoli: qui prima dell'odierna chiesa cattolica sorgeva un tempio etrusco, poi un tempio romano. Antichi pilastri di quei templi pagani si ergono come giganteschi sgabelli da bar appena fuori dalla porta della chiesa. La piazza principale è il cuore pulsante e l'orgoglio del paese, il luogo in cui iniziano le feste e le processioni, i visitatori vengono scortati e il passato della città viene onorato. Qui a giugno e settembre si svolgono le corse degli asini e nel periodo natalizio, in piazza viene allestito un presepe vivente.
Видео Civita di Bagnoregio. La città che muore. (Saverio Pepe) канала Viaggio portatile. Anima commestibile.
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18 января 2023 г. 21:27:52
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