Giovanni Bellini: 'Sacra Conversazione' - testo di Giancarlo Bonomo, voce di Raffaella Ferrari
Questa celebre opera, commissionata dalle monache patrizie del convento veneziano di San Zaccaria, adiacente l'omonima chiesa, è probabilmente il capolavoro di Giovanni Bellini, punto di riferimento della grande scuola veneta, che traduce la ricercata lezione di Mantegna ed il rigore prospettico di Piero della Francesca con una inconfondibile delicatezza stilistica. La Sacra Conversazione è perfettamente ambientata in una nicchia che riprende i motivi architettonici circostanti con pregevole capacità esecutiva, creando un notevole effetto illusionistico di sfondamento. Ai lati della scena, due spicchi di cielo azzurro conferiscono luminosità e ulteriore apertura prospettica alla composizione. L'incontro fra la Madonna, il Bambino ed i Santi non appare particolarmente animato ma, al contrario, estremamente pacato, per non dire silenzioso. La comunicazione non è verbale ma sembra procedere con una modalità diversa, totalmente spirituale, che rende superflue e limitative le parole. I Santi, quasi immobili, in atteggiamento solenne e contemplativo, sono immersi in una dimensione di Pensiero irraggiungibile all'umana facoltà dell'intelletto. La Vergine, assisa in atteggiamento solenne sopra un trono con la testa di re Davide sulla sommità, sorregge il Bambino benedicente che pare essere il moderatore della discussione muta. San Pietro, futuro primo papa, con il volume della Bibbia e le grosse chiavi fra le mani, lo sguardo greve rivolto verso il basso, appare oramai distante da ogni questione terrena; dalla parte opposta, San Girolamo, con la lunghissima barba bianca e la caratteristica veste vermiglia, concentra l'attenzione sulla complessa lettura di un testo sacro. Alla destra della Vergine compare la nobile figura di Santa Caterina d''Alessandria, melanconica ed introversa, riconoscibile dal frammento della ruota del martirio carezzato con la mano sinistra, mentre l'altra sorregge un ramo di palma. Ma, la vera protagonista della scena, colei che può rivelarci la chiave di lettura di questo dogmatico dipinto, è la donna con i lunghi capelli biondi all'altro lato del trono, in elegantissimo abito indaco con preziosi ricami. L'indizio che richiama la sua precisa identità è l'ampolla di cristallo portata con una mano che contiene il tragico attributo del martirio: sono gli occhi che le furono strappati al tempo delle crudeli persecuzioni di Diocleziano. Si tratta di Lucia, la animosa ragazza siciliana che divenne santa per l'incrollabile dedizione a Cristo e per la difesa della sua Virtù. Ma, miracolosamente, il bellissimo volto non riporta i segni dell'orrenda mutilazione perché, secondo la tradizione cristiana, fu lei stessa a ricomporli fra l'incredulità dei suoi persecutori. Ed è proprio Santa Lucia a parlarci – pur tacendo – nel silenzio metafisico, a consentirci di risolvere un problema teologico. Quell'ampolla che contiene i suoi bellissimi occhi rivela il significato di un'allegoria sapienziale che rappresenta una delle pietre angolari del cammino di ascesi dell'ente umano. Ovvero: non sono gli occhi, intesi come organo fisico, a 'vedere' la Verità divina ma la Luce del Cuore, l'illuminazione raggiunta dopo un lungo cammino esistenziale che travalica le dolorose prove del vivere e conduce verso le porte del Bene assoluto, del Tutto e del Sempre. Gli occhi ci restituiscono l'immagine del mondo ma non necessariamente la sua Verità, che va ricercata per altre vie non visibili. E' dunque la magia della 'vista interiore' a compiere il prodigio della Rivelazione, ovvero lo sguardo dell'Anima che va ben oltre l'illusoria ed ingannevole apparenza delle cose mondane. Il sacrificio della Santa siracusana porta in sé questa nuova Luce, questo dono che viene consegnato come un tesoro agli altri protagonisti della suprema conversazione silente. Completa la composizione religiosa, ai piedi del trono divino, un angiolino musicante con la lira da braccio, unico personaggio a guardare misericordioso verso di noi, quasi a volerci consentire un ponte fra il Cielo altissimo ed il mondo terreno delle lacrime e dei sospiri.
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Видео Giovanni Bellini: 'Sacra Conversazione' - testo di Giancarlo Bonomo, voce di Raffaella Ferrari автора Design Dreams
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25 февраля 2025 г. 2:58:01
00:06:30
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