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Toquinho - 50 anni (+1) di successi. A Cagli il 4 ottobre 2018

Un concerto che arriva come un grande regalo per l'inaugurazione della stagione teatrale di Cagli, il 4 ottobre 2018. Un evento che ha richiamato tanta gente ad acclamare questo musicista così popolare in Italia, in questa piccola perla architettonica che è il Teatro Comunale, un'esclusiva regionale, concerto di apertura del tour autunnale di Toquinho e unica data per il centro-nord Italia.
---------------------- LA RECENSIONE DI SARA -------------------------------------------------
Senza voler banalizzare, questo concerto così apprezzabile, è arrivato in una serata di festeggiamenti come una grande torta di compleanno, ricca, dolce, colorata, nutriente, in grado di sfamare quanti più invitati sia possibile, di tutte le età e di ogni gusto musicale. "Toquinho, 50 anni di successi" ha celebrato i cinquanta (e unesimo) anno di attività di quello che è un riconosciuto artista, virtuoso chitarrista, accompagnato su questo palco da Itaiguara Brandao al basso e chitarra e Mauricio Zottarelli alla batteria e percussioni, brasiliani-newyorkesi (collaboratori di Greta di lunga data), e riscaldato dalla magica voce della jazzista Greta Panettieri. Dopo l'apertura con tre brani eseguiti dalla Panettieri e dai musicisti, eccolo arrivare sul palco, Toquinho, a ricevere la sua buona dose di acclamazione, sorridente, gioviale, grato per il posto e l'accoglienza, e incomincia a raccontare i suoi esordi, ricordando, con Marcello Mastroianni, che cantare "è sempre meglio che lavorare".

C'è un pezzo di torta per tutti, per i nostalgici dei grandi successi italiani scritti con Ornella Vanoni ("La voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria", "Samba della rosa") o da lei eseguiti ("Io so che ti amerò", di Antonio Carlos Jobim / Vinicius De Moraes), per chi conosce le vicende storiche del Brasile degli anni Sessanta-Settanta e arriva a capire come la sua biografia si possa esser incrociata con quella di un altro grande della cultura (non solo musicale) brasiliana, Chico Buarque de Hollanda, rifugiato in Italia, ricercato dal regime dittatoriale brasiliano; c'è la saudade evocata da bossa nova e samba di De Moraes, João Gilberto, Baden Powell, c'è la storia del berimbao, strumento degli schiavi africani del colonialismo brasiliano, che ispirò il pezzo "Canto De Ossanha" di Baden-Powell e Vinicius de Moraes, cantato anche da Toquinho e da Elis Regina. C'è quella accorata poesia sulle mille facce dell'amore, "O que será" già reinterpretata in italiano da Toquinho con l'autore, Chico Buarque e Fiorella Mannoia, e qui in lingua originale; c'è la poesia triste e leggera di "Aquarela", uno dei successi più conosciuti in Italia, pubblicato come "Acquarello" insieme a Maurizio Fabrizio e Guido Morra negli anni Ottanta. Tanti gli anneddoti raccontrati da Toquinho a inframezzare i pezzi: l'incontro magico e provvidenziale con il poeta e compositore Vinicius de Moraes, l'influenza di Antonio Carlos Jobim, Ronaldo Bôscoli, Roberto Menescal, Carlos Lyra, Baden Powell, Dorival Caymmi, citati ed eseguiti durante il concerto. E tutti i capisaldi della bossa nova, a partire dalla "Ragazza di Ipanema", eseguiti in un accattivante medley.
E così tra successi e perle rare, godendo dei soli di chitarra di Toquinho (uno che si abbandona a confidenze: "studio tutti i giorni e imparo sempre qualcosa") e delle escursioni sonore, degli scat e della dolcezza vocale della Panettieri, ci portiamo a casa la sensazione che la cultura musicale brasiliana sia ancora tutta da scoprire, nonostante tutte le cose belle che ci ha regalato negli ultimi sessant'anni. Siamo certi di aver imparato anche noi qualcosa in più.
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TOQUINHO, (pseudonimo di Antonio Pecci Filho, San Paolo 1946), è un chitarrista e cantante brasiliano di origini italiane, nonostante i genitori brasiliani di nascita. Il nonno paterno era nativo di Toro, in Molise, e la nonna paterna era nata in Calabria mentre i nonni materni venivano da Mantova.

Da piccolo era chiamato da tutti Toninho, diminutivo di Antonio. Sua madre trasformò il nomignolo nel vezzeggiativo Toquinho, dopo averlo visto accennare dei passi di danza. L’artista crebbe nel clima musicale degli anni cinquanta in cui fiorivano le sperimentazioni del pianista Johnny Alf e dei cantanti Dick Farney e Lúcio Alves. Intanto si sviluppavano i germi della bossa nova, grazie a João Gilberto, Tom Jobim, Vinicius de Moraes, Ronaldo Bôscoli, Roberto Menescal, Carlos Lyra e Baden Powell, fra gli altri.

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7 октября 2018 г. 18:58:24
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