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Esumati in Polonia i resti di 2.500 soldati italiani e sovietici

Przemysl (Polonia), (askanews) - Dare una degna sepoltura alle vittime della follia nazista. In Polonia sono stati esumati i resti di più di 2.500 prigionieri italiani e sovietici della Seconda guerra mondiale nel campo nazista di Przemysl, nel sud-est del paese.
"Finora abbiamo esumato 2.500 spoglie. Ci sono ancora due fosse comuni con i resti di circa 500 soldati da esumare" ha detto Przemyslaw Kolosowski, archeologo incaricato dei lavori. "Ma non è escluso che la terra di questa regione nasconda altre fosse comuni. I tedeschi hanno distrutto praticamente tutta la documentazione dello stalag".
I soldati sovietici di varie nazionalità, russi, bielorussi, ucraini, furono imprigionati nello stalag dal 1941, dopo l'attacco di Hitler all'Unione Sovietica. Gli italiani vi arrivarono nel 1943, dopo la rottura dell'alleanza italo-tedesca.
"Gli italiani subivano un trattamento particolarmente crudele da parte degli ex alleati, che praticamente li torturavano facendoli morire di fame" ha spiegato ancora Kolosowski.
I resti che non potranno essere identificati perchè i tedeschi gettavano i cadaveri alla rinfusa nelle fosse comuni, spesso nudi, senza oggetti personali, saranno trasferiti a Nehrybka, a pochi chilometri, sul sito del futuro cimitero militare, pronto il prossimo anno.
(immagini Afp)

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8 декабря 2014 г. 15:03:26
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