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Eugenio in Via di Gioia - Egli

EGLI

Testo:

Passava le giornate a perdere il suo tempo,
era poco lo sapeva e lo guardava in silenzio
trascorrere davanti ai propri occhi delusi,
piccoli e stanchi, ormai spenti quasi chiusi.

Si incontrava con la notte per scrivere poesie,
ma le rime, già sentite, suonavan litanie
e parlavano di storie di gente comune,
descrizioni difetti e disgrazie opportune:

in terza persona per poter mascherare
ciò che di se stesso non voleva mostrare
a chi di lui conosceva soltanto:
cinque corde una rotta, accordate ogni tanto

E cantava queste storie ad ingenui passanti
guardando l'orizzonte come fossero distanti
e non si curava di avere il permesso,
apparire o non esserci valevano lo stesso.

C'era una volta un matto, non andava mai a dormire:
proiettava strane ombre poi le stava a sentire
parlavano di tutto, politica e religione,
ma mai della vecchiaia, no, non c'era guarigione

e c'era un solo modo per non starle più a sentire
il sole a mezzogiorno le faceva scomparire.
Se invece stanco provava a spegnere la luce
lo avvolgevano, diceva, come una donna ti seduce

E non c'era soluzione non v'era via di scampo
quell'uomo forse matto illuminò e si spense,
quell'uomo forse matto illuminò e si spense,
quell'uomo forse matto illuminò e si spense, come un lampo.
Video girato durante il live al Magazzino di Gilgamesh.
Grazie al pubblico presente, grazie alle persone intervenute sul palco: Emilio Via, Fabrizio Zagami, Marco Pruzzo Vergnano, Michelangelo Di Gioia.

Video e montaggio: grazie a Lorenzo Fabbro e a Simone Dipietro.

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11 февраля 2014 г. 17:28:21
00:02:35
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