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Il mercato delle Vettovaglie, la storia del "Louvre" di Livorno

Il mercato era una bolgia, venivano da ogni angolo della città: stazione, Montenero, Antignano. Perchè la periferia non aveva alcun punto di vendita, ci racconta uno dei personaggi chiave del nostro mercato; qui ha venduto uova fresche per una vita. Ed ancora: "€œLivorno sin dalla sua origine è stata alla ricerca di un'area dove realizzare un mercato. Nel 1634 si arriva a piazza Cavallotti, dov'è ora il mercato all'aperto, allora piazza delle Erbe o delle Vettovaglie. Da una persona incontrata per caso, ti senti dire: "€œQui, se diventi amico dei commercianti scopri un mucchio di cose, scopri che tra loro sono alleati, concordi, è raro che litighino, pensi che ci sia una concorrenza spietata ma non è così, merito di questa struttura"€. Un altro ti dice: "Vengo qui perché odio i non luoghi". E ancora: "Questo è uno dei mercati più belli d'Italia, se non d'Europa". Nella seconda metà dell'Ottocento, Angiolo Badaloni, ingegnere e architetto del Comune, diede il via alla progettazione e costruzione di quello che con ironia, i livornesi chiamarono: "Il Nostro Louvre"€. (Video di Luciano De Nigris) - L'ARTICOLO

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24 июня 2018 г. 12:29:06
00:35:24
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