TOYOTA AYGO X: il crossover TASCABILE che non teme la "GIUNGLA" URBANA

👉 Qualcuno la chiamerà anche Aygo X, perché “Cross” in effetti non è scritto da nessuna parte, a differenza di un altro modello di grande successo, la Yaris Cross.

👉 Comunque, Cross o X che sia, questa è la nuova utilitaria compatta Toyota del 2022 e ci sono parecchie differenze che fanno sorgere spontanea una domanda: dove e come è cambiata?

👉 Prima di tutto è aumentata di dimensioni, ha fatto una cura da crossover senza esagerare: 26 cm in più di lunghezza e il sedile a 5 cm in più da terra. La piattaforma è tutta nuova, la stessa della Yaris.

👉 Non sembra molto, ma in realtà migliora davvero geometria del posto di guida, si vede di più e meglio sia davanti, sia dietro. E anche se ha bisogno qualche centimetro di più nei parcheggi, in realtà la maneggevolezza è rimasta la stessa di prima, con un raggio di sterzata sotto i 5 metri.

👉 3 metri e 70 da paraurti a paraurti, l’hanno riprogettata fin dalle fondamenta e proprio grazie a una certosina disposizione degli organi meccanici sono riusciti a mantenere leggerezza e manovrabilità al massimo. E tutto questo è molto Toyota.

👉 Più lunghezza ha portato anche migliore abitabilità, più ai posti anteriori che ai sedili dietro, e più volume nel bagagliaio. Non che su una citycar il vano di carico sia il requisito più importante, ma bisogna dire che sulla versione precedente era veramente ridotto all'osso.

👉 Qui lo spazio per metterci la spesa c’è, si arriva a 218 litri. È sempre un po’ infossato, ma il portellone è più grande e profilato meglio.

👉 Davanti si sta seduti veramente comodi, con sedili grandi e che sostengono bene la schiena, tutti i comandi sono a portata di mano. Peccato che il nuovo sistema di infotainment, come in passato, “ruba” tutto lo spazio della plancia e quindi la bocchetta centrale del clima è finita in alto.

👉 La portata d’aria è buona ma la direzione lascia un po’ a desiderare. Queste feritoie agli angoli, poi, sono delle vecchie conoscenze, uguali alla precedente. Ma c’è il clima a controllo elettronico.

👉 Plastiche e rivestimenti portano ancora una grande attenzione ai costi e, del resto, non potrebbe essere altrimenti in un segmento dove i prezzi partono da 14.000 euro.

👉 Le modanature in tinta e anche la colorazione esterna, unita a tutta una serie di profili e protezioni che si ispirano decisamente al mondo suv danno la sensazione di una qualità percepita molto maggiore.

👉 Motore: 1000 tre cilindri aspirato, 72 CV a 6000 giri, 93 Nm di coppia e il cambio a 5 marce con la leva corta e la frizione leggera. Per chi vuole l’automatico c’è una versione con la trasmissione a variazione continua, che però rende il motore più rumoroso.

👉 No ibrido? Una scelta è stata fatta soprattutto per tenere il prezzo competitivo. Una versione ibrida sarebbe costata decisamente troppo per il segmento di appartenenza.

👉 Guida: in città mantiene tutte le promesse, in termini di facilità di parcheggio, maneggevolezza e consumo. Anche se non è un’ibrida, la Aygo Cross fa i 20 km/l in città. E senza adottare chissà quali strategie di risparmio, solo guidando normalmente e utilizzando il sistema stop&start.

👉 Insonorizzazione: a basse andature tutto ok, ma se lo sfrutto il motore diventa un po’ rumoroso, specialmente dai 3000 giri in su. Qualche vibrazione sullo sconnesso, più dal motore che dalle ruote, nonostante abbiano messo materiali insonorizzanti e irrobustito il telaio.

👉 Prestazioni: nella gara del semaforo rimane appena indietro rispetto alla Panda Hybrid, fa 14,9 secondi contro 13,9, probabilmente a causa della quarta marcia un po’ più lunga.

👉 Trasmissione: la V in città non si può usare molto perché la ripresa è lenta, meglio sfruttare le marce più basse. La leva è abbastanza secca nei movimenti, ma non molto precisa. La frizione in compenso è molto leggera.

👉 Sterzo: l’aumento delle dimensioni e del passo hanno migliorato molto la guida, adesso è rapida di sterzo e cambia direzione quasi col pensiero. E il volante è anche bello da impugnare perché è lo stesso della Yaris, con tutti i comandi che servono sotto le dita.

👉 Adas: su tutte le versioni troviamo il sistema Safety Sense: controllo automatico della velocità e della distanza di sicurezza, il controllo del mantenimento di corsia con avviso e interventi attivi sul volante, l’attivazione della frenata automatica anticollisione per pedoni e ciclisti.

👉 Prezzi: Visto che c’è un solo motore e l’unica altra variante è il tetto apribile di tela, non resta che scegliere l’allestimento più giusto: si parte da 17.000 euro e si arriva a oltre 23.000, ma ci sono sconti fino a 3.000 euro e offerte varie, quindi più o meno con 14.000 euro ci state dentro.

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