Загрузка страницы

Husky Ruckers Hill Full Album

https://lnk.to/RuckersHill
Husky
Ruckers Hill
L’album che ti porta in viaggio nella meravigliosa Australia (dalla costa frastagliata dello stato della Victoria fino alle colline della Yarra Valley), i cui testi sono stati scritti su un’autentica macchina da scrivere degli anni ’70 ed è ispirato al romanzo di Leonard Cohen “Beautiful Losers”.
La seconda metà del 2013 è stata un periodo di songwriting febbrile per Husky Gawenda. Il risultato di quel periodo di intensa creatività è Ruckers Hill, il secondo album dell’amatissima band Husky. Mentre alcune canzoni nascevano di getto, ci sono stati momenti in cui Gawenda ha dovuto cercare ispirazione nei luoghi più improbabili, camminando nel suo quartiere Collingwood di Melbourne, giù a Merri Creek, registrando frammenti di idee, poesie e giochi di parole sul suo telefono.
Gawenda ha preso in prestito una macchina da scrivere portatile Hermes anni ‘70 da suo padre, il celebre giornalista di Melbourne Michael Gawenda, per permettere alle idee di venire su. Andava ogni mattina in una caffetteria della catena Smith Street e mentre prendeva il caffè, leggeva il romanzo del 1966 “Beautiful Losers” di Leonard Cohen.
Creare il Disco lo ha impegnato molto tempo, dal 2013 fino a quest’anno. C’erano periodi di songwriting intensamente creativi, ma ci sono stati anche momenti in cui la scrittura era lenta. «Il primo album è stato complicato, ma questo è stato davvero arduo. Gli album sono tutti difficili da realizzare». dice Gawenda «Ero solo a volte, ma la maggior parte del tempo ho avuto Gideon (tastiere e co-produttore) che lavorava con me sui testi, sulla riorganizzazione, ed era brutalmente onesto su cosa pensava funzionasse e cosa no».
Ed eccolo qui: Ruckers Hill, che prende il nome da un luogo del Northcote, Melbourne. La band ha un nuovo batterista, Arron Luce, oltre a Gawenda (voce, chitarra), suo cugino Gideon Preiss (tastiere) e Evan Tweedie (basso). Gideon, Evan e Husky, e più tardi Arron, hanno lavorato sulle canzoni, rifinendo e rendendo più profondo il loro sound. Il feeling di Ruckers Hill deriva dall’aver suonato dal vivo spesso e sempre con la voglia che lo spettacolo fosse più grande, migliore e audace. «Volevamo canzoni che potessero portare lo spettacolo ad un altro livello».
Ok, allora come suona? Ruckers Hill è un album sofisticato, insieme delicato e tenero – c’era da aspettarselo – ma ha anche una semplicità accattivante con un appassionato senso di divertimento. Semplicemente, è bello cantarlo.
A livello critico è un disco che sposta il songwriting di Husky e la musicalità della band a nuovi livelli di dinamica, dove sia le piccole gioie della vita che le meraviglie universali della stessa vita sono documentate. Gawenda dice che le canzoni sono meno cariche di dettagli e immediate (anche se riconosce che questo è proprio un marchio distintivo della band).
Ruckers Hill è diverso da Forever So, l’adorato album di debutto del 2012. Ma questo è Husky. È sempre Husky. È sempre un sound molto particolare che solo loro potevano creare: quel senso di classico songwriting dopo un’adolescenza piena di America, Crosby, Stills, Nash e Young, George Harrison, Simon & Garfunkel e dischi di Leonard Cohen, e infuso con una competenza lirica molto precisa

Trackinglist
1 - Ruckers Hill 00:00
2 - Saint Joan 03:58
3 - Heartbeat 07:56
4 - For to make a lead weight float 11:47
5 - I’m not coming back 14:36
6 - Mirror 18:02
7 - Arrow 21:23
8 - Wild and Free 25:16
9 - Fats Domino 28:49
10 - Leaner Days 32:44
11 - Drunk 36:45
12 - Gold in her pockets 40:30
13 - Deep sky diver 44:36

Видео Husky Ruckers Hill Full Album канала Surya Musica
Показать
Комментарии отсутствуют
Введите заголовок:

Введите адрес ссылки:

Введите адрес видео с YouTube:

Зарегистрируйтесь или войдите с
Информация о видео
24 декабря 2016 г. 21:25:42
00:48:45
Яндекс.Метрика