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La psicologia del Giudice

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Come decidono i Giudici che ti giudicheranno? Con la ragione o con l’emozione? E l’emozione potrebbe essere foriera di errori?

La domanda è: i Giudici decidono con la ragione o con l’emozione? E se decidono con le emozioni quali potrebbero essere gli errori cognitivi?

La domanda non è oziosa e non serve per soddisfare una semplice curiosità ma è fondamentale per chi sia indagato o imputato in un processo penale perché ci fa capire come comportarsi dinanzi al Collegio Giudicante.

In altre parole è importante capire i processi cognitivi e decisionali del Giudicante allo scopo di aiutarlo ad accertare la verità.
Secondo LA CREDENZA COMUNE i Giudicanti, dopo aver valutato le prove SULLA SCORTA DI UN RAGIONAMENTO LOGICO, approdano ad una sentenza di condanna o di assoluzione.

Eppure oggi autorevoli studi delle neurosicienze hanno dimostrato che il Giudice non decide attraverso la chiave della razionalità ma... delle sensazioni, delle emozioni, delle intuizioni.

Secondo il premio Nobel Hebert Simon ognuno di noi quando prende una decisione lo fa nell’ambito di una “razionalità limitata”.

Infatti, prove sperimentali ci dimostrano che gli individui, quando si trovano a dover decidere su questioni complesse e ambigue - e quando diventa pressoché faticoso processare tantissime informazioni – non riescono più a compiere il loro giudizio in una chiave razionalistica e quindi si affidano... al “giudizio intuitivo”.

L’emozione, dunque, svolge un ruolo fondamentale in tutti i processi decisionali, compresa la decisione del Giudice nel processo penale.
La ricerca scientifica ha dimostrato che tutti gli individui, e perciò anche i Giudici, quando sono chiamati a prendere una decisione possono incorrere nelle c.d. “trappole cognitive”, ovvero il loro processo decisionale viene condizionato dalle EMOZIONI.

Di conseguenza, le emozioni potrebbero essere inquinate da un errore.

Facciamo un esempio.

QUESTO I PHONE.

Quando io ho acquistato questo I PHONE non sono andato a studiare tutte le informazioni di questo cellulare e a mettere a confronto le sue potenzialità, la sua funzionalità rispetto ad un dispositivo Androide. Assolutamente no.

Non ci ho neanche provato a processare tutte le informazioni circa la funzionalità del mio apple rispetto ad un Android.

Chi può dire che Apple è migliore di un altro dispositivo? Eppure io ho deciso di spendere più soldi per un prodotto Apple. Perché?
Perché la mia decisione è una decisione condizionata dall’emozione. La pubblicità, il prezzo, il brand mi fa ritenere che questo prodotto sia migliore di un Androide.

Mi piace di più. Mi fa sentire meglio. Mi trovo meglio.
Insomma non c’è niente di razionale.

Eppure come diceva Pino Daniele nella canzone I’ so paz: “Io non sono menomato sono pure diplomato” (nel mio caso laureato).
Ecco perché a questo punto che si innesta il tema della:... “psicologia ingenua del giudicante”.

Infatti anche il magistrato, come qualsiasi altro individuo – e cioè come me nel caso dell’IPhone - quando non riesce a processare tutte le informazioni – ossia le prove che ha sul tavolo - è influenzato da una “psicologia ingenua”, ossia condizionato dalle “prime impressioni”, da “stereotipi”, da “pregiudizi”.

Prova a pensare se quella prima impressione, quello stereotipo, quel pregiudizio sia una trappola cognitiva in cui sia caduto il Giudice e quel ragionamento, gravato da un errore, venga utilizzato contro di te.

Ci troveremo di fronte al mostro dell’errore giudiziario e tu potresti essere... l’errore giudiziario.

Per evitare questo devi avere al tuo fianco una Difesa che ti aiuti a far comprendere al Giudice la tua verità ed evitare che prevalga quel giudizio sbagliato contro di te.

Compito del difensore sarà quello di evitare che il Giudice cada in errori cognitivi e che lo aiuti nell’accertamento della verità.
Come?

Continua a seguirmi sul canale e in tutti i video troverai una risposta pratica a tutto questo.

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Io sono Francesco D’Andria e sono dalla tua parte.

#AvvocatoPenalista #Giudici #AvvocatoFrancescoD'Andria

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6 февраля 2019 г. 17:13:43
00:07:08
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