Profumi e nostalgia di una ricca povertà

"Profumi e nostalgia di una ricca povertà" - di Antonio Popia
Cari Amici, in questi giorni ho incontrato amici fraterni con cui ho passato gli anni verdi della mia vita.
Non è che ci fossimo persi completamente di vista, io sapevo del loro presente e loro del mio, così che le nostre conversazioni si sono incamminate di filato verso gli episodi dei nostri vent'anni e dintorni, con molte risate e qualche sospiro.
Di colpo mi è venuta una nostalgia del tempo che fu, che ci rimanda alla ricerca delle nostre radici. Un ricordo più di tutti è stato non solo il rievocare un film di cui io ne facevo parte come attore protagonista, ma la concretezza di quel passato quando ho rivisto il film.
Eh si, nel mio curriculum vitae c'è anche quello di attore!
Di questo non finirò mai di ringraziare il regista e poeta tursitano Antonio Popia, che nell'anno 1996, dopo circa un anno di lavorazione, negli antichi rioni del centro storico del mio paese, Tursi (MT), con la parte finale ambientata tutta nella storica Rabatana "A terra d'u ricorde", mi ha voluto come protagonista.
Il film "Profumi e nostalgia di una ricca povertà" è un lungometraggio con contenuti che conservano e tramandano le nostre quasi perdute tradizioni e ci fa riscoprire la forza evocativa del dialetto tursitano.
Le fondamenta delle nostre radici che non potranno mai essere abbandonate ma, appunto, vanno conosciute, approfondite, rivalutate e tramandate alle future generazioni.
E' un proprio e vero viaggio nella memoria passata, ambientato nel 1950, quando, come ama definire lo stesso poeta, eravamo forse "Poveri ma belli" nell'animo!
Oggi voglio regalarvi il film integralmente sperando di farvi cosa gradita e soprattutto voglio ringraziare il poeta Antonio Popia per aver consentito la sua diffusione.
Onore e merito a chi diffonde le nostre radici nel mondo.
Nicola Salerno.

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