#trischenetv A teatro con San Francesco di Paola
"S.Francesco di Paola nella storia di Fossato Serralta" è il titolo dell'opera teatrale messa in scena durante i festeggiamenti del santo patrono nell'omonima cittadina.
E' tradizione a Fossato l'opera di San Francesco già da quando alla fine del 1800 il maestro Capilupi scrisse il famoso poema dedicato al santo. La rappresentazione si compone di due atti, scritta e diretta dal regista Amerigo Marino con il contributo di attori locali.
Nel primo atto un nonno racconta alla sua nipotina le difficoltà vissute nella sua infanzia, ricordi carichi di stenti e privazioni, ma allo stesso tempo si viveva in un modo più autentico, coltivando valori veri come l'amicizia e la condivisione. Tutto era più bello nella semplicità e nella purezza. E' proprio da questo sentimento che parte il primo spunto per una figura come San Francesco cosi' singolare nel suo spessore morale e nella sua solidarietà.
Gli attori in questa micro-sequenza si esprimono in vernacolo per ricreare l' ambiente familiare. Si recuperano così le radici linguistiche lo slang nostrano ormai modificato o del tutto perduto quasi come il lavoro ai ferri e all'uncinetto. Attraverso divertenti racconti e soliloqui gli attori sono a proprio agio con la messa in scena, dando al pubblico momenti di vera ilarità alternati a riflessioni sulle criticità' della nostro epoca e su come la tecnologia ha cambiato le modalità di relazione e di contatto tra le persone. Un ritratto nostalgico di un tempo andato fatto di vita comunitaria reale che nulla ha a che fare con il mondo virtuale dei Social, dove tutto era compartecipato il gioco , le botte,il cibo , la fame e anche la devozione verso il santo. La nenia di chiusura anticipa il suo miracolo. Infatti viene raccontato la miracolosa guarigione attribuito a San Francesco secondo la testimonianza delle sorelle Ferrari: Teresa e Lucia. Nel secondo atto entra in scena San Francesco rappresentato più come uomo deciso e diffidente che come il santo dei miracoli, scorbutico ma allo stesso tempo buono. Il pubblico vede scorrere le fasi più significative della sua vita. Nell'atto finale il messaggio di misericordia che accomuna il santo di Paola il santo di Assisi e Papa Francesco. Lo spettacolo si chiude con i bambini di Fossato, simbolo del futuro di questo borgo e dell'umanità intera, eredi di un passato in cui il sacrificio dei loro avi non è stato vano e ha consentito di conservare memorie , tradizioni e soprattutto il grande e santo dono della fede.
Видео #trischenetv A teatro con San Francesco di Paola канала Trischene Tv
E' tradizione a Fossato l'opera di San Francesco già da quando alla fine del 1800 il maestro Capilupi scrisse il famoso poema dedicato al santo. La rappresentazione si compone di due atti, scritta e diretta dal regista Amerigo Marino con il contributo di attori locali.
Nel primo atto un nonno racconta alla sua nipotina le difficoltà vissute nella sua infanzia, ricordi carichi di stenti e privazioni, ma allo stesso tempo si viveva in un modo più autentico, coltivando valori veri come l'amicizia e la condivisione. Tutto era più bello nella semplicità e nella purezza. E' proprio da questo sentimento che parte il primo spunto per una figura come San Francesco cosi' singolare nel suo spessore morale e nella sua solidarietà.
Gli attori in questa micro-sequenza si esprimono in vernacolo per ricreare l' ambiente familiare. Si recuperano così le radici linguistiche lo slang nostrano ormai modificato o del tutto perduto quasi come il lavoro ai ferri e all'uncinetto. Attraverso divertenti racconti e soliloqui gli attori sono a proprio agio con la messa in scena, dando al pubblico momenti di vera ilarità alternati a riflessioni sulle criticità' della nostro epoca e su come la tecnologia ha cambiato le modalità di relazione e di contatto tra le persone. Un ritratto nostalgico di un tempo andato fatto di vita comunitaria reale che nulla ha a che fare con il mondo virtuale dei Social, dove tutto era compartecipato il gioco , le botte,il cibo , la fame e anche la devozione verso il santo. La nenia di chiusura anticipa il suo miracolo. Infatti viene raccontato la miracolosa guarigione attribuito a San Francesco secondo la testimonianza delle sorelle Ferrari: Teresa e Lucia. Nel secondo atto entra in scena San Francesco rappresentato più come uomo deciso e diffidente che come il santo dei miracoli, scorbutico ma allo stesso tempo buono. Il pubblico vede scorrere le fasi più significative della sua vita. Nell'atto finale il messaggio di misericordia che accomuna il santo di Paola il santo di Assisi e Papa Francesco. Lo spettacolo si chiude con i bambini di Fossato, simbolo del futuro di questo borgo e dell'umanità intera, eredi di un passato in cui il sacrificio dei loro avi non è stato vano e ha consentito di conservare memorie , tradizioni e soprattutto il grande e santo dono della fede.
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