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🇺🇿 Uzbekistan: documentario di viaggio

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Dopo aver visitato la Mongolia scorsa estate, abbiamo deciso di continuare ad esplorare la via della seta:l'Uzbekistan e' la nostra prossima destinazione.

Abbiamo trovato un paese ricco di monumenti storici, tradizioni millenarie, cibi incredibile e mille colori. Ancora abbastanza genuino, il turismo di massa non e' ancora arrivato qui ... sembra che gli unici turisti siano solo gruppi di anziani over 60.

Il paese è facile da girare e adatto sia per i viaggiatori in solitaria, che per donne, famiglie e, naturalmente, gruppi di tutte le età.

Tashkent: è la capitale e una delle più grandi città dell' Asia Centrale. Vale la pena una breve sosta, ma non consigliamo di spendere troppo tempo. I giardini e parchi intorno agli edifici presidenziali sono piacevoli e ben mantenuti. Vicino al Bazaar di Chorsu c'è la parte più antica della città con i pochi edifici storici che sono sopravvissuti al terremoto del 1966.

Samarcanda: non sottovalutate la distanza se siete a piedi! E' veramente impressionante stare davanti al Registan e guardare le tre magnifiche madras che si affacciano sulla piazza. E' una delle piazze più belle al mondo. Ma ancora più impressionante e affascinante è il mausoleo di Shah-i-Zinda. La moschea di Bibi Khanyum è il terzo punto edificio più' imponente da non perdere insieme al mausoleo dove e' custodita la tomba di Tarleranno. Altri due monumenti sono meno attraente (a meno che non siate archeologi o uno storici), ma meritano comunque una visita: le rovine Afrosiab e l'osservatorio di Ulug Beg. La storia di Samarcanda inizia 3 millenni fa. La vecchia Marqand fu conquistata gia da Alessandro Magno. Successivamente fiorì come uno dei maggiori punti commerciali lungo la via della seta sotto i Sogdiani e i Persiani. Quando gli arabi arrivarono nella regione, continuo a prosperare e sopravvisse all'invasione mongola. Infatti, pochi anni dopo, quando l'impero mongolo si disgrego', divenne la capitale dell'impero Timuriade. Tamlerano fece accorrere a Samarcanda i migliori architetti e artigiani del mondo. I principali edifici ancora visitabili risalgono infatti a quell'epoca.

Bukhara: diversamente da Samarcanda, Bukhara ha monumenti meno appariscenti , ma l'intero centro storico è stato mantenuto quasi intatto ed e' tuttora abitato. La sera, gli abitanti si radunano attorno al laghetto di Lyabi Hauz. Bukhara permette un assaggio non solo della Via della Seta, ma anche del cosiddetto Grande Gioco in quanto a Bukhara, nell'Ottocento, furono detenuti e giustiziati 2 ufficiali inglesi mandati a stringere alleanza in chiave anti russa. La fortezza Ark, con le sue mura impressionanti e' stata per secoli la residenza dell'emiro, ma sono le madrasse e le moschee i luoghi di maggior interesse secondo noi. La nostra preferita e' la madrassa di Abdullah Khan.

Khiva: la vecchia cittadella di Khiva (il cosiddetto Ichon Qala) è sul World Heritage List dell'UNESCO. Essa contiene un impressionante raccolta di edifici storici: 2 palazzi reali, 3 minareti, un numero imprecisato di moschee e varie madrasse. Khiva può sembrare un museo per i turisti durante il giorno, ma in realtà ha una sua anima che svela di sera o all'alba.

Informazioni pratiche:

Itinerario: 10 giorni totali di cui 1 giorno intero a Tashkent, 2 giorni a Samarcanda, uno e mezzo a Bukhara e uno e mezzo nel Khorzem, 3 giorni a Khiva e 1 giorno per rientrare a Tashkent. Con dieci giorni si ha tutto i tempo per visitare le città anche se ex-post, avremo tolto un giorno a Khiva per dedicarlo alle campagne attorno a Bukhara.

Voli: diretti da Londra con Uzbekistan Airways. 7 ore per £400. Nessun intrattenimento in volo

Trasporti: il treno è perfetto per muoversi. Abbiamo contattato prima dell'arrivo una agenzia di viaggi locale (Salom Travel) che ci ha procurato i biglietti e ce li ha fatti avere al nostro arrivo a Tashkent. Abbiamo poi utilizzato un tour con autista per per visitare le fortezze Khorzem. Raccomandiamo assolutamente Salom Travel.

Il cibo: buonissimo e abbiamo speso al massimo $5 a persona. Abbiamo mangiato un sacco presso i chioschi sulla strada o dentro i vari bazar. Tutto è estremamente saporito, non solo la carne, ma anche le verdure, i ravioli e gli spaghetti locali (niente a che fare con spaghetti cinesi)

Sicurezza: super sicuro

La gente : estremamente cordiale. Soprattutto i più giovani cercano di scambiare una parola o due in inglese. L'Uzbekistan è molto isolato e non ci sono molti stranieri sono in giro. Il risultato (positivo) e' che non e' stato occidentalizzato. Tutte le donne indossano ancora abiti tradizionali e non si sente Justin Bibier intorno ma piuttosto canzoni russe o musica Uzbeka tradizionale. Alcuni tassisti cercheranno di spillarvi un paio di dollari, ma niente che possa dare noia

Видео 🇺🇿 Uzbekistan: documentario di viaggio канала Guglielmo Biason
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2 июля 2016 г. 21:00:26
00:20:00
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