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La leggenda del Bandito e del Campione

Il bandito e il campione - Francesco De Gregori

Canzone e film traggono spunto da una storia vera,
l'amicizia giovanile fra il grande campione,
Costante Girardengo, e il famigerato bandito,
Sante Pollastri, entrambi originari di Novi Ligure
da modeste famiglie di poveri contadini.
Un legame rinsaldato dalla comune passione
per il ciclismo nata ai tempi delle strade sterrate
intrise di sudore e fatica, passioni e sentimenti.
Il bandito e il campione, l'infamia e la gloria,
le due facce opposte della stessa medaglia
forgiata sull'incudine di un destino cinico e beffardo.
Di Girardengo sappiamo tutto, vita morte e miracoli,
era talmente bravo che proprio per lui venne coniato
per la prima volta l'appellativo di campionissimo,
meritatamente ereditato in seguito da Fausto Coppi.
Nell'immaginario collettivo percepito e rappresentato
come un eroe plebeo in cerca di riscatto sociale,
un figura quasi mitologica metà uomo metà bicicletta
che arrancava sulla ghiaia verso l'agognata vittoria,
al pari di Nuvolari sull'asfalto, immaginifici fantasmi
della polvere e del vento dal volto scavato e sofferto,
temerari ed intrepidi, ben lontani dallo stereotipo
dello sportivo aristocratico di decoubertiana memoria.
Icona impressa negli occhi della gente in trepidante
attesa sul ciglio d'ogni curva, ai bordi della salita più dura,
favola antica che narrava d'imprese epiche, fughe solitarie
e di come neppure la loro ombra riuscisse a stargli dietro.
Di Sante Pollastri al contrario conosciamo ben poco,
soprannominato il bandito anarchico egli trascorse
gran parte dell'esistenza combattendo un'impari lotta
contro le forze dell'ordine fino all'inevitabile sconfitta.
Le scarne notizie di cronaca nera dell'epoca venivano
infatti puntualmente censurate dal regime fascista
per cui la veridicità dei fatti risulta quanto meno dubbia.
Sempre avvolto nel mistero è rimasto ad esempio
il motivo per cui ce l'avesse tanto con i tutori della legge,
ne uccise una dozzina in diversi conflitti a fuoco,
forse per vendicarsi della morte di un suo cognato,
avvenuta durante la precipitosa fuga dopo una rapina,
o del fratello, prelevato forzatamente da casa
per presentarsi alla chiamata di leva obbligatoria,
nonostante fosse infermo e gravemente malato,
e poi deceduto nella locale caserma dei carabinieri.
La credenza popolare racconta invece di uno stupro
perpretato ai danni dell'amica Carmelina da parte
di un militare dell'arma, onta subito lavata col sangue
dal Pollastri medesimo che proprio a causa di questo
delitto sarebbe stato costretto a darsi alla latitanza.
Però nessuna di tali ipotesi trova riscontro oggettivo
nella documentazione storica del periodo ed anche
riguardo la sua fede politica si nutre qualche dubbio.
Egli stesso rispose al giudice che gli poneva domanda
specifica con un vago e lapidario - Ho le mie idee -
In realtà l'adesione all'ideale libertario gli derivò
da un'altra amicizia, quella con Renzo Novatore,
uno dei tanti compagni di viaggio incontrati per caso
durante la sua perenne fuga e da allora l'anarchia
divenne la ragione ideale di un'esistenza disperata.
L'anacronistica carriera dell'estemporaneo fuorilegge
ebbe termine a Parigi proprio nelle circostanze narrate
dall'autore nel testo: quel giorno si doveva disputare
un criterium ciclistico con la partecipazione dell'amico
campione e lui non seppe resistere alla tentazione di
assistervi come spettatore ma la polizia, cui era giunta
una soffiata, lo attendeva al varco per catturarlo.
Sull'identità della presunta spia si sono fatte congetture
discordanti, la più accreditata rimane tuttavia quella
che la colpevole del tradimento sia stata la sua donna.
Condannato all'ergastolo scontò gran parte della pena
nel carcere di massima sicurezza di Porto Santo Stefano
fino alla concessione della grazia avvenuta nel 1959.
Tornato in libertà trascorse il resto dei propri giorni
guadagnandosi da vivere col mestiere di venditore ambulante.
Sante Pollastri morirà solo e dimenticato il 30 Aprile 1979,
questa l'unica cosa certa, tutto il resto è leggenda.

Two boys of the village
grown too fast
same passion for cycling
mat of destiny in a strange story
which today has been lost memory

A history of past
before of driving
when ranning for anger or love
but the gap between anger and love already grows
and who will be the champion soon understands

Go Girardengo go great champion
nobody can reach you on that gravel road
Go Girardengo
no longer see Sante
is behind the curve
even more distant
even further back

And behind the curve of time flies
there's Sante on the bike
with a gun in his hand
If he is chased by night
shoots and hits each lamp
Sante bandit has an exceptional sight
and what the banks know
and also the police
Sante bandit really inspires fear
and not enough reward
and not even just courage
Sante bandit has too much advantage...

Видео La leggenda del Bandito e del Campione канала FreeNeverSaid
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Информация о видео
24 марта 2011 г. 16:04:41
00:04:56
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