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LA MIA PRIMA SCAZZOTTATA! CHE BOTTE! || Manuel Spadaccini

Ti racconto come è stata la mia prima scazzottata e quali insegnamenti ho imparato e mai più dimenticato. Non conoscevo ancora la difesa personale professionale che oggi pratico e insegno alle forze dell'ordine ma usai la testa per riuscire a salvarmi

00:00 Intro
00:13 Vi racconto la mia prima scazzottata
00:30 Racconto di Manuel
02:20 Il motivo del litigio
05:59 Che cosa ho imparato?
06:10 La testa prima dei muscoli
07:08 Lealtà
07:46 Conclusioni

Quando ero ragazzo di 16 anni mi trovavo con i miei amici al bar della stazione, un posto non tanto per bene, che era frequentato anche da un'altra compagnia che non viveva proprio nella legalità. C’erano degli attriti ma si andava avanti in qualche modo.

Un giorno però fui chiamato fuori dal bar da un ragazzo di questa compagnia che quando io gli chiesi “mi hai cercato?“ lui partì immediatamente con un diretto sulla mia faccia. Caddi a terra ed ebbi solamente il tempo di rialzarmi quando fui colpito da un pesante calcio alla schiena. In quel momento capì che gli aggressori erano due, anzi divennero subito tre, perché un altro ragazzo arrivò a colpirmi. La situazione si fece seria, erano tre contro uno, io non sapevo difendermi, non conoscevo tecniche di difesa personale, inoltre due di loro avevano più di 25 anni ed erano avversari molto più grossi di me.

Mi tirarono di peso nel sottopassaggio della stazione dove due di loro si misero a bloccare le due entrate e il terzo continuò ad aggredirmi. Il problema era un disegno fatto su muro del sottopasso che rappresentava un uomo muscoloso con un fumetto che diceva “vi spacco il c... a tutti”. E quest'uomo era indicato con il nome di Manuel. Per questo motivo volevano darmi una lezione.

Quel disegno non l’avevo fatto io, ma l’aveva fatto un mio amico ma non volevo dire loro chi era stato per non metterlo nei guai!
A questo punto capii che dovevo usare il cervello. Gli ho teso una trappola dicendogli "guarda meglio perché l’autore del disegno ha firmato a fianco". Sapevo che avrei avuto solo quell' istante per colpirlo e appena lui si voltò per guardare meglio il graffito, io sferrai il più potente pugno di cui ero capace in quel momento. Fu un terribile gancio destro al mento che lo mandò immediatamente KO. 

Continuava a muoversi come fosse ubriaco per terra, avrei voluto prenderlo a calci e restituirgli tutto con gli interessi, ma la mia testa mi disse di non farlo, non tanto per proteggere lui ma per proteggere me stesso da eventuali problematiche future perché avrei potuto fargli veramente male in quanto non era più in grado di difendersi. Decisi inoltre che l’uscita da imboccare per andarmene dal sottopassaggio era quella verso il bar, verso i miei amici che avrebbero potuto aiutarmi, ma sapevo che avrei dovuto affrontare l’altro che stava in superficie a bloccarla. Invece quando salii le scale lui fu così stupito di vedere uscire me al posto del suo amico, che corse suo soccorso nel sottopasso, anziché cercare di colpirmi.

Vi racconto questa storia per farvi capire quanto sia stato importante per me mantenere la calma e ragionare per portare a casa risultato migliore. Il cervello mi ha aiutato a tendergli una trappola che ha funzionato, mi ha aiutato a trovare il momento perfetto per colpirlo, mi ha aiutato a decidere da quale parte uscire e soprattutto mi hai aiutato a non esagerare nella mia difesa.

Non ho risolto con i muscoli, perchè loro erano più forti, ho risolto col cervello!

Questo insegnamento mi è molto caro e ancora oggi quando insegno le tecniche operative di difesa personale professionale alle forze dell'ordine -in pratica come si difendono i professionisti- sottolineo sempre l’importanza della testa piuttosto che dei muscoli. La difesa personale professionale parte proprio da questo, dalla capacità di gestire le proprie emozioni e di prevedere eventuali problematiche future.

Mi auguro che questo mio racconto possa esservi di lezione e ora posso salutare quel mio amico che mi ha messo nei guai: “Mi hai messo nei casini ma ti voglio bene Dede (Daniele)!”

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6 июля 2020 г. 16:30:06
00:08:03
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