Ego come tentata soluzione

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Vorrei che facessimo l'anatomia dell'Ego, questo Ego che ormai è diventato di moda e, siccome quando le cose vanno di moda rischiano di perdere il significato profondo, mi sono detto di voler capire cos'è questo Ego e, soprattutto, cosa succede a ognuno di noi in vari stati di coscienza.

Partiamo dalla domanda: chi sono io nei vari stati di coscienza? Una delle forme di difesa più forte, primordiale, invasiva, nascosta e subdola che abbiamo è la proiezione.
Il nostro Ego vive di proiezioni. Tutti vedono gli esperimenti sociali per dire ' lo sapevo, è proprio così... la mia vicina, mio cugino, il mio datore di lavoro, sono proprio quelli descritti nell'esperimento'.
Proviamo a dire: ti presento te stesso.

Non sarà una presentazione distruttiva, il fine è quello di costruire e di capire quali sono quelle differenze che possono portarci al di fuori di questo stato di coscienza.

Il mio Ego sembra che sia io, in realtà non sono io, è uno stato di coscienza. Che cosa possiamo fare con l'Ego? Combatterlo? Certo, e vuol dire fare esattamente il gioco dell'Ego, perché la migliore occupazione dell'Ego è dire che è impegnato a distruggere l'Ego, questa è la bugia più grande, perché distruggere è un'attività propria dell'Ego. Chi pensa di avercela con il proprio Ego, di non sopportare il proprio Ego, di volerlo distruggere, in quel momento è ego-identificato.

Cosa possiamo fare? Riconoscerlo e integrarlo

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