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Tonal & Nagual

PER UNA LETTURA CONSAPEVOLE DEI LIBRI DI CARLOS CASTANEDA
Andrebbero letti in ordine cronologico per poterne al meglio apprezzare tutte le qualità. Sembra una banalità, ma moltissime persone, attratte da questo o da quell'altro titolo ignorano questa raccomandazione e non leggono Castaneda in ordine dal primo all'ultimo testo, perdendo di fatto la visione d'insieme della Conoscenza Tolteca.
1968 - Gli insegnamenti di don Juan
1971 - Una realtà separata
1972 - Viaggio a Ixtlan
1974 - L’Isola del Tonal
1977 - Il Secondo Anello del Potere
1981 - Il Dono dell’Aquila
1984 - Il Fuoco dal Profondo
1987 - Il Potere del Silenzio
1993 - L’arte di Sognare
1997 - Tensegrità - Passi Magici
1997 - Il lato attivo dell’infinito
1998 - La Ruota del Tempo
Don Juan racconta che in un periodo tra 7.000 e 10.000 anni fa vi furono diverse persone sugli altipiani del Messico che per vari motivi, fecero uso di piante psicotrope. Attraverso stati alterati di coscienza, essi scoprirono aspetti del mondo fino ad allora sconosciuti, ma si spinsero anche più in là e percepirono dimensioni o realtà assolutamente aliene rispetto al mondo consueto. Questi antichi sciamani non erano affatto rozzi “primitivi” dediti al piacere stordente delle droghe. Al contrario, erano veri e propri ricercatori della verità dotati di sobrietà e disciplina. Un simile atteggiamento permise loro di non lasciare nulla al caso e di sistematizzare qualunque percezione degna di nota in un contesto ordinato, coerente, pragmatico. Le esperienze di questi antichi sciamani con le piante di potere vennero organizzate come vere e proprie ricerche nel campo della coscienza umana. Questo li portò nel tempo a elaborare una evolutissima concezione del mondo che, a partire dalle smisurate potenzialità della coscienza umana, mira a sistematizzare le possibilità di esplorare gli infiniti aspetti della realtà.
Gli sciamani dell’antico Messico riconobbero che ciò che chiamiamo normale percezione è solo il prodotto di una convenzione sociale, ovvero una descrizione del mondo del tutto arbitraria, e che essa può, tramite mezzi adeguati, essere smantellata e sostituita da altre forme di percezione parimenti reali ed “oggettive”. Essi erano in grado, attraverso l’uso delle piante psicotrope, di trasformarsi in animali od in piante e di compiere innumerevoli altre imprese inimmaginabili – e questo non al livello di semplici proiezioni psicologiche, ma nella realtà effettiva. Gli sciamani dell’antico Messico elaborarono così la vera stregoneria, ossia una vera e propria arte della manipolazione della percezione.
Nel corso delle generazioni, gli antichi stregoni diventarono sempre più esperti nel riconoscere gli infiniti volti delle cose percepite (il fenomeno) e giunsero ad un tipo di percezione oltre il quale non si può andare: la percezione del mondo come energia (il noumeno). Don Juan chiama questa straordinaria impresa il vedere. Il vedere non inteso come guardare con gli occhi, ma come percezione totale da parte di tutto il proprio corpo energetico. Il vedere costituì il fine principale delle loro pratiche e le conoscenze che ne scaturirono divennero la base conoscitiva di tutte le generazioni successive di stregoni

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21 сентября 2018 г. 14:55:17
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