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IL NONNO PIU' AMATO D' ITALIA COMPIE 102 ANNI TRA COVID, CAPRA RUBATA E TEDESCO BASTONATO IN GUERRA

Formia, 25 dicembre 2020 - Un po’una bella storia di questi giorni di festa, di quelle vere e profonde che emozionano, quella di Antonio “Ninotto” Assaiante. Quest’ ultimo, classe 1918, proprio a Natale (il 24 dicembre) ha festeggiato la bellezza di 102 anni e lo ha fatto con la semplicità, la schiettezza che da sempre hanno caratterizzato la sua vita. Antonio è un pastore, da sempre, da quando a 6 anni il papà lo portava con sè. Parliamo al presente perché tuttora, l’ energico nonnino continua, dal mattino al pomeriggio inoltrato, a prendersi cura delle sue capre e delle sue galline. Continua a farlo con una naturalezza ed una passione incredibili e guai a parlargli di riposo, parola che non sembra esistere nel suo dizionario. Per “Ninotto” la sveglia suona alle 5.30. Il pastore, che nella stagione estiva si trasferisce in montagna su al Redentore per la transumanza, con cortesia e disponibilità ci racconta, con lucidità e sorprendente memoria, qualcosa della sua vita. Compreso il matrimonio con una donna di Itri, Iolanda,da cui ha avuto tre figli, Benedetto, Salvatore e Maria. Tanti gli aneddoti, gli episodi che si narrano della vita da pastore di Antonio, e che a volte sembrano rasentare leggende. Come quello sul tedesco che, durante la guerra, gli voleva rubare una cavalla ed è stato da lui preso a bastonate. Sullo sfondo sicuramente suo grande amore per gli animali, solo le sue capre un tempo erano più di cento e lui riusciva a riconoscerle una ad una, e ad ognuna aveva dato un nome. La moglie, scomparsa una decina di anni fa, aveva rappresentato un grande supporto per la sua attività. In tantissimi ricordano quelle speciali “pezze”di caso fresche e di ricottelle, molto apprezzate, che Iolanda realizzava e che poi vendeva ai mercatini. Per quanto riguarda l’ alimentazione Ninotto mangia tutto, normalmente, accompagnando il pasto con un solo bicchiere di vino. Immaginare nonno Antonio, sebbene la sua età sia considerevole, senza la sua attività giornaliera, senza quella vita in campagna, quel contatto con la natura e con gli animali, sarebbe certamente impossibile. “Non potrei mai restare a casa o starmene al bar, mica sono un ribusciato (termine napoletano che indica una persona oziosa)?”- ci spiega questo simpatico e per tantissimi mitico pastore di Formia. E la frase la dice lunga sulla persona che è stata e che è quest’ uomo. Basti pensare che un suo video,dove viene mostrato un momento della sua giornata di lavoro, ha spopolato sui social, al livello di personaggi televisivi. E considerando il grande esempio che Ninotto rappresenta, con dei valori profondi ed importanti, purtroppo sempre più in via di estinzione, c’è chi propone che gli venga conferito il titolo di Cavaliere del Lavoro. Nel video, con naturalezza, parla anche del Covid. Auguri dunque, buon centoduesimo compleanno ad un uomo d’ altri tempi, vero e proprio vanto del territorio pontino. (AIG-Agenzia Informazione Gaeta)

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27 декабря 2020 г. 13:30:49
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