Vivere 3 anni al Bolshoi di MOSCA - La Difficoltà di vivere in Russia *Intervista

In questo video ho intervistato Agnese di Dio Masa, una allieva della accademia del Bolshoi. Ci parlerà della sua routine in accademia e di cosa significa entrare in una delle accademie più prestigiose al mondo.
Ho iniziato danza quando avevo 3 anni e mezzo. Da piccola ho sempre fatto molto sport, facevo nuoto, equitazione e poi danza. Ho iniziato perché mia mamma mi aveva portato al saggio di danza di mia cugina e  uscita dal teatro io le ho detto che anche io volevo ballare. Allora mi ha portato a lezione e per un pò di tempo ho continuato a fare sia danza che equitazione però poi , andando avanti col tempo, le lezioni iniziavano ad essere più impegnative cosi mia mamma mi ha detto che avrei dovuto scegliere o danza o equitazione, ed io ovviamente ho risposto che volevo fare danza.
Quando stavo a casa andavo  in una scuola della mia città e facevo proprio tutto. Classico, Moderno, contemporaneo , tip tap ed hip hop. Andavo a danza alle 14 e tornavo a casa alle 21. Ho fatto il liceo linguistico. Tornata dagli allenamenti, cenavo e poi la sera mi mettevo a studiare fino a tardi. La domenica mi portavo avanti con i compiti della settimana. La mia famiglia mi ha sempre sostenuto, in tutti i sensi, sia moralmente che economicamente. Poi la nostra famiglia è molto vicina all’arte. Mio papà è un musicista, mia mamma ha frequentato la scuola di design a Firenze ed anche la mia sorellina è un artista, il disegno è la sua passione, mio zio era un attore, quindi diciamo che in famiglia sono super capita.
Ho avuto la fortuna che le mie prime maestre, hanno sempre creduto in me e mi hanno aiutata. Mi hanno sempre spinto ad andare oltre ai miei limiti. Infatti sono come la mia seconda casa e per me loro saranno sempre le mie uniche maestre.  
Purtroppo diciamo che avevo solo il fisico ed ho dovuto lavorare su ogni cosa quindi il mio corpo è tutto lavorato. Infatti prima di fare l’audizione per l’accademia del Bolshoi ne ho fatto altre senza riscuotere successo. E da li ho capito che dovevo lavorare ancor di più per ottenere quello che volevo davvero. Nel 2016 un giorno la mia maestra di danza classica  arriva a danza con un foglio stampato e mi fa vedere che ha trovato a Firenze l’audizione per la Summer per la Joffrey ballet di NY e per il Bolshoi di Mosca. L’ho guardata un pò incredula. Insomma vado a fare l’audizione per la summer e vengo presa sia a quella della Joffrey che per quella al Bolshoi. Dopo qualche giorno mi arriva una mail dalla Joffrey nella quale era scritto che il direttore aveva rivalutato alcune cose ed aveva deciso di prendermi direttamente nella scuola. Alla fine scelgo  il Bolshoi perché il mio cuore è sempre stato per la danza classica.
Parto per la summer a Mosca e dopo 3 settimane dì summer mi comunicano che sono stata selezionata per fare l’anno di prova.
L’anno di prova è stato davvero difficile perché eravamo tre corsi da circa 15 ragazze, 45 in totale circa, e alla fine avrebbero fatto solo un gruppo, sempre da 15 ragazze circa, formato da coloro che erano state selezionate per iniziare i tre anni di studi in accademia con alla fine la consegna del diploma . Nel anno di prova facevamo lezione di danza al pomeriggio ed alla mattina lezioni di russo perché li parlano solo russo. Quindi ho dovuto imparare velocemente la lingua. In più avevo la maturità quindi dovevo studiare sia per scuola russa sia per quella italiana.
Sono stata selezionata per il percorso del diploma. Nei tre anni successivi oltre a tutte lezioni di danza avevamo tutte le materie scolastiche in russo. Siccome il diploma che prendo è doppio ovvero diploma di ballerina professionista ed insegnante di danza classica, l’ultimo anno si sono aggiunte delle lezioni per l’insegnamento.
Nel anno 2018 io ed altre 2 ragazze straniere siamo state selezionate per prendere parte ai concerti che hanno fatto,  in onore del coreografo Marius Petita , quindi ho avuto la fortuna di ballare al teatro Bolshoi e al teatro Stanislavsky.
L’anno scorso purtroppo mi sono fatta male alla schiena e sono dovuta tornare a casa per qualche giorno per curarmi, perché ovviamente ci avevo lavorato sopra ed era aumentato il dolore. Sono tornata a casa e ho fatto delle punture e per fortuna sono riuscita a dare gli esami a giugno. In accademia dormivo in dormitorio, quindi super controllati. Il sabato sera dovevamo tornare dopo le 23. #ballerina #accademia #leaballerina

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Lea

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