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Quando la SICILIA era ARABA

Per oltre due secoli la Sicilia, a partire dallo sbarco del 827 a Mazara del Vallo fino alla caduta di Noto nel 1091, fu dominata dagli islamici. In realtà, fin dalla metà del 600, la Sicilia aveva subito numerose incursioni musulmane, finalizzate soprattutto al saccheggio. La spedizione definitiva venne effettuata quando il ribelle bizantino Eufemio di Messina li chiamò in aiuto. Sconfitto dalle forze lealiste e cacciato dall'isola, Eufemio cercò l'aiuto degli Aghlabidi, che inviarono un esercito per invadere la Sicilia con il pretesto di aiutarlo. Gli Aghlabidi erano allora squassati da un acuto contrasto che contrapponeva la componente indigena, islamizzata in seguito alle prime conquiste, all'esercito arabo. I musulmani, che forse avevano già progettato un'invasione della Sicilia, prepararono una flotta di 70 navi, e chiamarono tutta la popolazione ad arruolarsi al fine di incanalare ogni contrasto interno nell’invasione Siciliana. Dopo aver occupato Mazara del Vallo e poi Marsala, iniziò il lungo assedio di Siracusa, capitale bizantina dell’isola, che terminò con la vittoria dei Siracusani e la morte del generale Asad. Da allora, la loro fu una conquista dura e spietata, espugnarono Agrigento, poi Palermo, eletta capitale della Sicilia islamica, nell'831, Messina nell’843, Enna nell’859, Siracusa, nell'878, Catania, nel 900, Taormina nel 902. L'ultima fortezza a resistere ai musulmani fu Rometta che capitolò solo nel 965 quando l'Emirato aghlabide era già ormai caduto da oltre mezzo secolo sotto i colpi degli Ismailiti Fatimidi.

In Sicilia non ci fu un regno unitario arabo ma tante piccole signorie. Il comportamento degli arabi fu improntato, in generale, alla tolleranza, anche se fu dura per le popolazioni autoctone a causa di numerose limitazioni. Non perseguitarono i cristiani consentendo loro la libertà di culto dietro il pagamento di una tassa, anche se fu loro vietato di fare proselitismo e di edificare nuovi luoghi di culto. Gli Arabi divisero l'isola in tre grandi distretti amministrativi: il Val di Mazara che comprendeva la parte centro-occidentale, il Val Démone che comprendeva la parte settentrionale-orientale e il Val di Noto, per la parte meridionale.

Durante i 200 anni della loro dominazione, gli Arabi arricchirono la Sicilia di cultura, poesia, arti, scienze orientali e abbellirono il loro regno con monumenti stupendi. Durante la loro permanenza gli Arabi diedero un notevolissimo apporto all'economia, all’agricoltura, ai commerci ed alla civiltà Siciliana che divenne il giardino d’Europa. Palermo, residenza dell’emiro, divenne una capitale Europea con circa 250 mila abitanti e oltre 300 moschee. Notevoli sono ancora oggi le influenze arabe in Sicilia, dalla lingua alla cucina. Nello scenario di discordie e di instabilità creatosi, dovuto alla frammentazione politica e all’insofferenza dei siciliani verso gli invasori si evidenziò, ben presto, la decadenza musulmana che culminò con le definita conquista dell’isola da parte dei Normanni nel 1091.

(fonti Il Portale del Sud)

Видео Quando la SICILIA era ARABA канала Vito Panzella
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2 июня 2020 г. 1:15:25
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