Загрузка страницы

STELLANTIS taglia e chiude fabbriche in Messico e Canada ⚠️ Effetto DAZI e/o scarsa visione...

Il mattino dopo lo show del Liberation Day in cui Donald Trump ha messo dazi a tutto il mondo per dare un segnale al presidente degli Stati Uniti il gruppo Stellantis guidato da John Elkann ha annunciato l’immediato stop della produzione negli stabilimenti dell’azienda in Canada e in Messico, con una loro chiusura temporanea annunciata ai dipendenti da una lunga mail firmata da Antonio Filosa, Chief Operating Officer Americas & Quality di Stellantis. Nelle 48 ore successive proprio in seguito a quella mail sono stati temporaneamente messi a casa 900 operai americani in Michigan e in Indiana. Lavoravano tutti per aziende di componentistica che rifornivano le auto prodotte da Stellantis in Messico e in Canada. Dunque, il giro di vite sui dazi che Trump ha scelto per riportare aziende e lavoro negli Stati Uniti come prima conseguenza ha avuto la perdita del lavoro di 900 operai americani. Qualcuno di loro era a Detroit, e chissà se faceva parte del gruppetto di metalmeccanici che il presidente Usa si è portato sul palco del Liberation day. Si spera che alla fine se Stellantis porterà in un nuovo stabilimento negli Usa le produzioni attualmente in Messico e in Canada quei 900 metalmeccanici temporaneamente “licenziati” potranno poi tornare al lavoro. Ma il caso, che per forza di cose non potrà essere di breve durata, la dice lunga su come possa essere un boomerang la scelta di Trump di dare l’assalto alla globalizzazione. Perché il mondo è maledettamente interconnesso, e in modo anche complicato. E sciogliere quella economia così intrecciata per cui un’auto americana è fatta di mille pezzettini diversi forniti da mezzo mondo e viceversa non è così semplice.

Видео STELLANTIS taglia e chiude fabbriche in Messico e Canada ⚠️ Effetto DAZI e/o scarsa visione... канала Press Review | Masterpilot
Страницу в закладки Мои закладки
Все заметки Новая заметка Страницу в заметки