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Intubazione Endotracheale e Ventilazione Meccanica in 3D

La ventilazione meccanica viene anche utilizzata durante le procedure chirurgiche per somministrare farmaci anestetici e controllare attentamente i livelli di ossigeno e anidride carbonica nel sangue durante l'intervento chirurgico.
In questo caso, prima di essere intubato per una procedura chirurgica, viene avviata una linea endovenosa o una flebo attraverso la quale l’anestesista somministra un sedativo.
Mentre il sedativo comincia a fare effetto viene messa una maschera di ossigeno su naso e bocca per assicurarsi di avere una riserva di ossigeno sufficiente durante la procedura di intubazione.
Il primo passo nella ventilazione meccanica è infatti la cosiddetta intubazione endotracheale.
Una volta addormentato, il medico utilizza uno strumento chiamato laringoscopio per eseguire l'intubazione.
Il laringoscopio ha una lama non affilata dotata di una luce che rende visibile l'interno della laringe ed aiuta a guidare il tubo endotracheale nella posizione corretta.
Il medico inclina leggermente la testa all'indietro e inserisce il laringoscopio attraverso la bocca dentro la gola, prestando particolare attenzione per evitare il contatto con i denti.
Usando la lama il medico solleva delicatamente l'epiglottide, che è il lembo di tessuto che protegge la laringe.
Quindi avanza con la punta del tubo endotracheale dentro la trachea.
Una volta che il tubo endotracheale si trova in posizione il medico gonfia un piccolo palloncino che circonda il tubo per assicurarsi che rimanga saldamente in posizione.
Il medico rimuove il laringoscopio e fissa il tubo all'angolo della bocca, per evitare che venga spinto fuori posizione.
Quindi verifica che il tubo sia posizionato correttamente nella trachea, gonfiando i polmoni con un pallone auto-espandibile, o AMBU, e ascoltando i suoni del respiro su entrambi i lati del torace.
Se l'estremità del tubo è troppo bassa, i polmoni non ricevono infatti la stessa quantità di aria.
In alcuni casi viene eseguita una radiografia immediatamente dopo l'intubazione per confermare il corretto posizionamento dei tubi.
Una volta che il tubo endotracheale è nella posizione corretta, il medico lo collega al ventilatore meccanico, che è una pompa appositamente progettata che aiuta la respirazione fornendo aria ben ossigenata nei polmoni e permettendo all'anidride carbonica di uscire.
Il ventilatore meccanico è dotato di sensori che rilevano i livelli di ossigeno e anidride carbonica, che vengono monitorati per confermare che il ventilatore stia funzionando correttamente.
Una volta completata la procedura chirurgica, il medico non rimuove il tubo endotracheale fino a quando il paziente non sia in grado di respirare in sicurezza da solo, dopo aver valutato la frequenza del respiro ed il volume inspirato autonomamente.
A seguito della pandemia del CoronaVirus del 2020 molti paesi si sono trovati a fronteggiare una grave carenza di ventilatori meccanici, disponibili in numero largamente inferiore al numero di pazienti affetti da gravi crisi respiratorie.
Per questa ragione si è diffuso il progetto ventilatore Open-Source (Open-source ventilator) che ha lo scopo di rendere disponibile in breve tempo un grande numero di semplici ed economici ventilatori meccanici.
Questi ventilatori di emergenza non fanno altro che automatizzare il funzionamento di un pallone auto-espandibile come quello che abbiamo visto in precedenza.
Tale soluzione non è certo ottimale ma può comunque significare la salvezza di molte persone, altrimenti in grave pericolo di vita.

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7 апреля 2020 г. 14:45:00
00:05:54
Яндекс.Метрика