Trivedi, un vignettista per i diritti umani
www.fainotizia.it - di Daniela Sala (riprese di Lorenzo Ascione)
Arrestato per le sue vignette: è successo ad Aseem Trivedi, disegnatore e attivista originario dell'Uttar Pradesh, in India. Trivedi negli anni ha collaborato come disegnatore per diversi giornali e riveste. Nel 2011 ha deciso di unirsi, con i suoi disegni, ad una campagna nazionale contro la corruzione nel paese. Trivedi ha creato un sito cartoonsagainstcorruption.com, dove pubblicare i suoi disegni, fino a quando nel 2012 è stato arrestato dal governo indiano – allora guidato dal premier Manmohan Singh – con l'accusa di sedizione.
“Sono stato fortunato - racconta - perché sono stato rilasciato quasi subito grazie al grande sostegno che ho ricevuto dalle persone”. Il suo arresto ha infatti contribuito a sollevare un grande dibattito sulla censura e sulla libertà di espressione.
Le leggi sulla sedizione sono state introdotte in India dal governo coloniale inglese nel 1870, per contrastare gli attivisti indiani che volevano l'indipendenza. Con l'indipendenza la legge non è stata abrogata ed è ancora usata dal governo per contrastare le voci di dissenso. Alla fine, le accuse più gravi contro Trivedi sono state ritirate, ma a quattro anni di distanza rischia ancora l'arresto con l'accusa di avere offeso con le sue vignette “l'emblema nazionale”, secondo un atto parlamentare approvato nel 1971.
Il 29 novembre Trivedi era a Roma, alla Liberia del Viaggiatore - dove lo abbiamo incontrato - per parlare di libertà di espressione, diritto alla satira, e del potere sovversivo dell'arte.
“Se rivendichi i tuoi diritti, non solo per te, ma anche per gli altri, sei automaticamente un difensore dei diritti umani – afferma –. E a sostegno degli attivisti, politiche come l’asilo o i visti temporanei, penso che la cosa che può fare la differenza sia essere più seri quando sia avviano relazioni internazionali tra governi”.
Видео Trivedi, un vignettista per i diritti umani канала FaiNotizia - Le inchieste
Arrestato per le sue vignette: è successo ad Aseem Trivedi, disegnatore e attivista originario dell'Uttar Pradesh, in India. Trivedi negli anni ha collaborato come disegnatore per diversi giornali e riveste. Nel 2011 ha deciso di unirsi, con i suoi disegni, ad una campagna nazionale contro la corruzione nel paese. Trivedi ha creato un sito cartoonsagainstcorruption.com, dove pubblicare i suoi disegni, fino a quando nel 2012 è stato arrestato dal governo indiano – allora guidato dal premier Manmohan Singh – con l'accusa di sedizione.
“Sono stato fortunato - racconta - perché sono stato rilasciato quasi subito grazie al grande sostegno che ho ricevuto dalle persone”. Il suo arresto ha infatti contribuito a sollevare un grande dibattito sulla censura e sulla libertà di espressione.
Le leggi sulla sedizione sono state introdotte in India dal governo coloniale inglese nel 1870, per contrastare gli attivisti indiani che volevano l'indipendenza. Con l'indipendenza la legge non è stata abrogata ed è ancora usata dal governo per contrastare le voci di dissenso. Alla fine, le accuse più gravi contro Trivedi sono state ritirate, ma a quattro anni di distanza rischia ancora l'arresto con l'accusa di avere offeso con le sue vignette “l'emblema nazionale”, secondo un atto parlamentare approvato nel 1971.
Il 29 novembre Trivedi era a Roma, alla Liberia del Viaggiatore - dove lo abbiamo incontrato - per parlare di libertà di espressione, diritto alla satira, e del potere sovversivo dell'arte.
“Se rivendichi i tuoi diritti, non solo per te, ma anche per gli altri, sei automaticamente un difensore dei diritti umani – afferma –. E a sostegno degli attivisti, politiche come l’asilo o i visti temporanei, penso che la cosa che può fare la differenza sia essere più seri quando sia avviano relazioni internazionali tra governi”.
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21 декабря 2016 г. 18:24:45
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