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CARLO SINI-LA VERITA' E' IL NOSTRO TRANSITARE-MODENA 2012

CARLO SINI: NATURA come VITA ETERNA e DENARO BENE COMUNE
di Nicola Licciardello

In questa formula vogliamo riassumere l'idea metafisica ("la filosofia è politica") che Carlo Sini ha presentato nella sua lectio magistralis al Festival Filosofia di Modena (15 settembre 2012), e che l'ultima pagina del suo Del viver bene (Jaka Book, settembre 2011) arricchiva di una visione e proposta dei "beni comuni" che include il denaro.
L'alta passione civile, filosofica, a tratti persino 'religiosa' nel tono umile e accorato dell'uomo: l'intervento di Modena ha commosso il pubblico, che ha risposto con un applauso interminabile, confermando Carlo Sini una delle voci più consapevoli dei problemi anche "linguistici" del nostro tempo. L'intervento era volto a mostrare la completa immanenza delle nostre parole nelle nostre azioni ("facciamo quel che diciamo e diciamo come vogliamo fare"), per liberarci da ogni verità astratta e solidificata ("la verità è il nostro transitare") e assumercene quindi la piena responsabilità. La curvatura filosofica nel concetto di epopea 'globale' degli umani al lavoro -- in ogni tempo immersi e giudici secondo il loro tempo -- lasciava tuttavia indeterminato e indicibile lo sfondo della natura.
Le pagine conclusive del libro citato, nell'appendice "Il bene comune come spazio economico e luogo politico", danno qualche chiarimento. "Tenendoci lontani sia dalla riduzione della natura al mero 'fisicalismo' pseudoscientifico, sia dalla sua enfatizzazione arcaico-feticistica, abbiamo bisogno di portare la coscienza e il sapere all'altezza delle cose che facciamo, fondare un pensiero futuro davvero 'comprensivo' della natura, nel nome di un 'terzo' finalmente incluso". "Questo terzo è la coscienza della sterminata eredità storica e genealogica dell'intera epopea umana nel suo perenne incontro con la natura, intesa non come 'oggetto' o ente reale 'in sé', ma come evento e continuum relazionale, rivelazione della 'vita eterna' -- origine e destino dei mortali".
Il libro prende avvio dall'analisi della Favola delle api di Mandeville e giunge alla proclamazione amerindiana di indipendenza dalle logiche di sfruttamento neoliberiste e invece appartenenza alla Pachamama o Madre Terra (dal loro Buen vivir prende il titolo) -- e qui forse la 'traduzione' filosofica siniana può apparire di nuovo un po' astratta.
Ma seguono le più interessanti dichiarazioni sul denaro. "Il denaro è il presupposto, la condizione e lo strumento regale di tutte le possibilità future di liberazione e di reale progresso, a patto però che se ne comprenda la natura profondamente relazionale e comunitaria [...] la socializzazione del denaro, per esempio attuata da una decisione istituzionale e politica che ne stabilisca la 'mortalità' programmata, come accade per la merce deperibile (ineluttabile contro-faccia della sua capacità di generare altro denaro a partire da sé), determinerebbe la conseguente impossibilità di 'capitalizzarlo' privatamente senza limiti, e l'obbligo invece di usarlo, rendendo fino in fondo vera la sua vocazione alla 'liquidità'". Comportarsi col denaro, conclude efficacemente Sini, come con i semi degli agricoltori o con le opere dell'ingegno, cose che non devono in nessun caso essere privatizzate, poiché la loro radice è in ogni caso sociale e il loro evento è sovrabbondante a ogni individualità e vita soggettiva.

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19 сентября 2012 г. 20:16:19
00:15:32
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