Alessandro Di Battista: Il governo Conte è stato scalzato dai poteri forti (intervista integrale)

Alessandro Di Battista racconta nel suo libro, i retroscena che lo hanno portato progressivamente a lasciare il M5S. Queste sono solo alcune sue dichiarazioni in un'intervista a cuore aperto, coerente come lo è sempre stato.
"Il benessere di una democrazia dipende anche dall'opposizione e oggi non c'è. La Meloni, che più scaltra, fa un'opposizione elettorale ma non la vedi mai attaccare Draghi e prendere posizioni nette come faccio io"

"Io penso che Conte sia stato scalzato dai poteri forti: il gruppo GEDI, Confindustria e anche dei poteri esteri: non a caso il cambio di governo negli Stati Uniti ha coinciso con il cambio di governo in Italia. (...) Non parlo di complotto ma penso sia evidente che ci sia stata una convergenza di interessi tra questi gruppi di potere"

"Non sono pentito di non aver fatto il ministro, me lo chiesero e diedi la mia disponibilità ma posi come condizione che non ci fosse un ritorno con Renzi, quindi dovetti ritirarla". "La condizione per tornare nel Movimento 5 Stelle è l'uscita dal governo Draghi". "Se qualche partito mi ha chiesto di entrare? Sì, da destra e sinistra hanno sondato il terreno"

"Con Luigi Di Maio siamo amici, ci siamo distanziati per ragioni politiche. Ha assunto posizioni dissimili dalle mie: è filo atlantista e io non lo sono, prendo posizione a favore del popolo palestinese e magari anche su questo abbiamo divergenze"

"Avreste mai immaginato di vedere Berlinguer commentare lo sketch di Pio e Amedeo? I politici ormai sono diventati commentatori, la politica così è opinionismo"

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