Presentazione del volume: THE GIROLAMO AMATI VIOLA IN THE GALLERIA ESTENSE
Sono intervenuti:
- Alberto Giordano, liutaio e storico della liuteria
- Rudolf Hopfner, curatore della collezione di strumenti del Kunsthistorisches Museum, Vienna
- Andrea Zanrè, liutaio e storico della liuteria
Il magazine The Strad, in ottobre, le ha dedicato la copertina ed un articolo importante dal titolo assai evocativo “Nuova luce su un diamante grezzo”. Protagonista la viola contralto Girolamo Amati della Galleria Estense, giunta fino a noi in condizioni pressoché inalterate. La si può ammirare al Museo del Violino fino alla prossima primavera, quando tornerà a Modena in occasione della riapertura della Galleria dopo il sisma del 2012.
Come afferma Stefano Casciu, Soprintendente ai beni storici e artistici di Modena e Reggio Emilia e Direttore della Galleria Estense, “Le raccolte della Galleria Estense, di origine ducale, comprendono una piccola ma importantissima sezione di strumenti musicali antichi, tra i quali sono celeberrimi l’Arpa Estense del 1581, ed il Violoncello ed il Violino barocchi di Domenico Galli, del 1691, capolavori di intaglio artistico ma anche di liuteria. Ad essi si affianca ora a pieno titolo la Viola di Girolamo Amati, che sarà esposta nel grande salone della pittura emiliana. La riapertura della Galleria Estense, il prossimo 29 maggio, sarà quindi una grande occasione, anche per rivedere i suoi meravigliosi strumenti musicali.”
La nuova luce sulla Viola è quella delle ricerche, coordinate da Andrea Zanré e Davide Gasparotto, e condotte con le tecnologie più moderne da un team di ricercatori internazionali. Ora saggi ed indagini sono confluiti in una preziosa monografia che sarà presentata sabato 7 febbraio, alle 11, al Museo del Violino di Cremona.
Andrea Zanré, liutaio e storico della liuteria, e Rudolf Hopfner e Alberto Giordano hanno raccontato della viola e di un percorso di indagine iniziato nell’aprile del 2013. Base di partenza l’analisi con metodologia Micro CT Scanning, simile alla TAC medica ma con una risoluzione cinque volte superiore. Ma l’esame micro tomografico è solo un capitolo di questa indagine. A partire dalla rinnovata documentazione fotografica affidata a Jan Röhrmann, un team di esperti ha avuto modo di approfondire molti aspetti di questo straordinario capolavoro. Il liutaio genovese Alberto Giordano ha studiato lo strumento nei suoi aspetti stilistici e costruttivi, leggibili con eccezionale chiarezza in uno stato conservativo pressoché intatto. Gli esami di Brigitte Brandmair hanno permesso di gettare nuova luce su alcuni aspetti del metodo di finitura utilizzato dalla famiglia Amati. Il liutaio e dendrocronologo inglese Peter Ratcliff ha invece compiuto uno studio finalizzato alla datazione dell’abete usato per la tavola armonica di questa viola, posticipando la datazione al 1625 circa, verso la fine del periodo produttivo di Girolamo Amati.Ingresso gratuito.
Видео Presentazione del volume: THE GIROLAMO AMATI VIOLA IN THE GALLERIA ESTENSE канала MdV - Museo del Violino
- Alberto Giordano, liutaio e storico della liuteria
- Rudolf Hopfner, curatore della collezione di strumenti del Kunsthistorisches Museum, Vienna
- Andrea Zanrè, liutaio e storico della liuteria
Il magazine The Strad, in ottobre, le ha dedicato la copertina ed un articolo importante dal titolo assai evocativo “Nuova luce su un diamante grezzo”. Protagonista la viola contralto Girolamo Amati della Galleria Estense, giunta fino a noi in condizioni pressoché inalterate. La si può ammirare al Museo del Violino fino alla prossima primavera, quando tornerà a Modena in occasione della riapertura della Galleria dopo il sisma del 2012.
Come afferma Stefano Casciu, Soprintendente ai beni storici e artistici di Modena e Reggio Emilia e Direttore della Galleria Estense, “Le raccolte della Galleria Estense, di origine ducale, comprendono una piccola ma importantissima sezione di strumenti musicali antichi, tra i quali sono celeberrimi l’Arpa Estense del 1581, ed il Violoncello ed il Violino barocchi di Domenico Galli, del 1691, capolavori di intaglio artistico ma anche di liuteria. Ad essi si affianca ora a pieno titolo la Viola di Girolamo Amati, che sarà esposta nel grande salone della pittura emiliana. La riapertura della Galleria Estense, il prossimo 29 maggio, sarà quindi una grande occasione, anche per rivedere i suoi meravigliosi strumenti musicali.”
La nuova luce sulla Viola è quella delle ricerche, coordinate da Andrea Zanré e Davide Gasparotto, e condotte con le tecnologie più moderne da un team di ricercatori internazionali. Ora saggi ed indagini sono confluiti in una preziosa monografia che sarà presentata sabato 7 febbraio, alle 11, al Museo del Violino di Cremona.
Andrea Zanré, liutaio e storico della liuteria, e Rudolf Hopfner e Alberto Giordano hanno raccontato della viola e di un percorso di indagine iniziato nell’aprile del 2013. Base di partenza l’analisi con metodologia Micro CT Scanning, simile alla TAC medica ma con una risoluzione cinque volte superiore. Ma l’esame micro tomografico è solo un capitolo di questa indagine. A partire dalla rinnovata documentazione fotografica affidata a Jan Röhrmann, un team di esperti ha avuto modo di approfondire molti aspetti di questo straordinario capolavoro. Il liutaio genovese Alberto Giordano ha studiato lo strumento nei suoi aspetti stilistici e costruttivi, leggibili con eccezionale chiarezza in uno stato conservativo pressoché intatto. Gli esami di Brigitte Brandmair hanno permesso di gettare nuova luce su alcuni aspetti del metodo di finitura utilizzato dalla famiglia Amati. Il liutaio e dendrocronologo inglese Peter Ratcliff ha invece compiuto uno studio finalizzato alla datazione dell’abete usato per la tavola armonica di questa viola, posticipando la datazione al 1625 circa, verso la fine del periodo produttivo di Girolamo Amati.Ingresso gratuito.
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9 февраля 2015 г. 17:54:29
01:16:39
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