Il presidente della Provincia di Trento Fugatti firma l'ordinanza per abbattere l'orsa F36 dopo due

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F36 deve essere demolito. L'ORSA, che vive nel territorio di Trentino, si è resa responsabile di due attacchi verso le persone, uno dei quali sono "false". Associazioni analisti protestano che chiedono di fermare la disposizione del presidente della provincia. La diminuzione della demolizione Il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti firmò un'ordinanza con cui permetteva la demolizione dell'orso F36, pochi giorni dopo la morte, ad Abruzzo, della Beama Orsa. La decisione è stata presa dopo che l'analisi del materiale genetico ha confermato che questo campione era responsabile di due diversi attacchi, uno "falso" e uno reale. Fonte fotografica ANSA Il presidente della provincia di Trento Maurizio Escatti Il primo ordine è quello 30 Lulgio a due giovani in Mandrel, mentre secondo è il tentativo di spaventare un paio escursionisti Dos del Gal, circa una settimana dopo, 6 agosto. Come sono tornati gli orsi nelle Alpi italiani A metà degli anni '90, gli orsi nelle Alpi italiani furono praticamente estinti. Rimase un paio di esemplari, una popolazione considerata sotto la soglia di estinzione. Così iniziò il progetto Life Ursus, grazie ai fondi europei, che prevedeva l'inclusione di 10 orsi dalla Slovenia in modo che la specie potesse tornare a vivere nelle aree da cui era stata cacciata. L'operazione, che inizialmente ha lottato, ha dimostrato un successo negli ultimi anni oltre le aspettative oggi gli esemplari di orsi nel nord dell'Italia hanno più di 100. I campioni non si sono diffusi solo in Trentino e Veneto gli avvistamenti stanno aumentando troppo nel centro eAlpi occidentali. Per opporsi alla decisione del presidente della provincia autonoma Trento c'è un'associazione ambientale, che con i suoi avvocati ha annunciato un appello contro il decreto di demolizione F36. "Siamo nel puro delirio, Fugatti è ora fuori controllo e sforza le frasi a morte di esseri viventi come se dovesse giocare con la PlayStation", ha affermato gli animali in una nota. "Facciamo appello alla silvicoltura Trentino, sebbene se i dipendenti della provincia e il loro senso di responsabilità, perché un orso non può essere condannato che è stato trovato solo nel posto sbagliato nel momento sbagliato" ha concluso Massimo Vituuri, capo Lava degli animali selvaticiLav

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