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AUDACE storia di un cacciatorpediniere

Parte 1: L’affondamento della TA 20 (da 00:00 a 4:38)
Parte 2: Il cacciatorpediniere AUDACE dalle origini alla cattura (da 4:38 a 9:23)
Parte 3: Il relitto della TA 20 (da 9:23 a 19:03)
Parte 4: Crediti e Titoli di Coda (da 19:03 a 20:11)

La torpediniera Audace ha avuto una lunghissima vita operativa. Costruita in Scozia per la marina giapponese ma ceduta all'Italia ancora in cantiere, ha attraversato due guerre mondiali sotto bandiera italiana e tedesca e, per una serie di coincidenze, si è trovata "testimone" di alcuni momenti storici significativi: Alla firma dell'armistizio con l'Impero Austroungarico, il 3 novembre 1918, fu la prima nave italiana ad entrare a Trieste dichiarandone l'annessione all'Italia. Una settimana dopo trasportò per la prima volta il re a Trieste. Il molo San Carlo fu ribattezzato Molo Audace proprio dal nome della nave.
Il 9 settembre 1943, dopo la dichiarazione dell'armistizio, fu una delle ultime navi a lasciare Trieste prima che fosse occupata dai tedeschi che la catturano due giorni dopo a Venezia dove era bloccata per un guasto ai motori.
I tedeschi la ricondizionarono e ribattezzarono TA 20 utilizzandola nelle operazioni in alto Adriatico per il resto della guerra. Il 1 novembre 1944 in uno scontro navale con una squadra inglese la nave affondò portando con se la maggior parte dell'equipaggio.

Ad ottobre 2015 la Coral Sub di Palmanova ha organizzato delle immersioni in Croazia per filmare il relitto della torpediniera TA 20 (ex Audace). La nave si trova ad 80 metri di profondità nel canale tra le isole di Pago e Lussino.
Avrei dovuto realizzare unicamente le riprese subacquee ma il tempo passato nelle ricerche di materiale d’archivio mi hanno convinto a realizzare un mini documentario che andasse oltre alla semplice immersione raccontando i due momenti fondamentali nella storia di questa unità.

Il relitto fu individuato nel 1999 da Mario Arena e Luca Laneve. Pochi anni dopo un altro gruppo visitò la nave ma purtroppo, a causa delle condizioni proibitive del sito di immersione non sono disponibili immagini subacquee che ne documentino le condizioni. Questa volta sono riuscito ad ottenere delle riprese che oserei definire “quasi decenti” vista la scarsissima visibilità.

Lo stato degli oggetti ripresi è emblematico della difficoltà di dare un senso a quanto si vede in acqua. La fauna bentonica rende irriconoscibili anche gli oggetti più comuni. In Adriatico le condizioni sono tali da ricoprire tutto sotto uno spesso strato di ostriche e spugne. Da qui l’idea di un filmato in cui le le armi e parti del relitto, trasformate quasi in sculture, siano alternate a delle fotografie di archivio in modo che gli oggetti ripresi siano intellegibili anche alla famosa casalinga di Voghera.

Il filmato è stato proiettato in tre parti il 7 maggio 2016, nella serata-evento “AUDACE, storia di un cacciatorpediniere” al teatro Gustavo Modena a Palmanova (Udine).

Ringrazio l’AIDMEN per il supporto ricevuto con il materiale d’archivio e consigli avuti fino dall’ideazione del progetto. In particolare modo:

Nereo Castelli
Francesco De Domenico
Zvonimir Freivogel
Marco Ghiglino
Nicola Ragnoli
Giorgio Spazzapan

Filmato con una Panasonic GH2 + Lumix 8mm e Flow Motion settings; Custodia Nauticam, 2x Keldan Luna 8 CRI + 2x Ulixes 12K Lumen lights (ulixesonline.com/).

Видео AUDACE storia di un cacciatorpediniere канала Davide De Benedictis
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15 января 2018 г. 15:47:13
00:20:12
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