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Milan: il gioco di Pioli - Analisi tattica

IL MILAN DI PIOLI
Stefano Pioli è il nuovo allenatore del Milan, dopo essersi dimesso della Fiorentina nell'Aprile 2019 il tecnico emiliano torna in panchina sostituendo Marco Giampaolo.
Pioli dopo aver esordito in Serie A con il Parma nel 2006 trova la sua annata migliore nel 2014/15, dove allenando la Lazio di Klose, Felipe Anderson e Candreva conquista un ottimo terzo posto e il conseguente accesso ai preliminari di Champions.
Oltre a quella stagione l’allenatore classe ’65 ha raggiunto per due volte l’ottava posizione in classifica: una con la Lazio e una nel 2017/18 con la Fiorentina.
Pioli ha dimostrato negli anni di sapersi adattare alle caratteristiche dei giocatori a disposizione, passando dal 4-3-3 utilizzato alla Lazio, al 4-2-3-1 nel suo trascorso all'Inter per arrivare alla difesa a 3 spesso proposta a Firenze.

LA TATTICA DI PIOLI
In fase di impostazione le squadre di Pioli tendono a giocare dal basso, spostando il pallone orizzontalmente e coinvolgendo molto il regista, in alcune occasioni, ad esempio quando gli avversari rimangono molto stretti e compatti, il mediano può abbassarsi sulla linea dei difensori per trovare spazio e per occupare meglio orizzontalmente il campo.
Con qualsiasi tipo di modulo o schema di gioco l’allenatore emiliano richiede molto movimento ai giocatori più offensivi, per trovare e creare spazio per inserimenti e sovrapposizioni. Gli esterni o i trequartisti, infatti, hanno la libertà di svariare su tutto il fronte offensivo e non solo.
Un altro movimento importante, nello schieramento tattico di Pioli, per gli esterni alti è quello di accentrarsi in trequarti permettendo ai terzini o alle mezzali che tagliano sull'esterno di spingere sulla fascia.
In base alle caratteristiche della punta Pioli ordina dei movimenti, per esempio Klose alla Lazio era molto bravo ad avvicinarsi al giocatore in possesso palla per giocare di sponda, in questo modo le ali potevano andare in profondità e ricevere un lancio alle spalle del tedesco. Invece all'Inter era Icardi a ricevere il passaggio in profondità con i trequartisti a supporto.

L’atteggiamento delle squadre di Pioli in fase difensiva è ordinato, il pressing viene effettuato in maniera decisa sul portatore di palla mentre gli altri giocatori rimangono più composti e attendono lo svilupparsi dell’azione.
Con qualsiasi schema di gioco e dunque anche al Milan un attaccante rimane in marcatura fissa sul regista avversari, a centrocampo il mediano deve controllare la zona vicino al pallone ed eventualmente tornare ad aiutare i difensori centrali.
Inoltre quando un attaccante si stacca dalla linea difensiva della squadra di Pioli il difensore centrale lo segue a uomo, i centrocampisti solitamente rimangono accoppiati con un giocatore avversario, in qualsiasi inserimento o movimento che quest’ultimo effettua deve essere seguito e anche i giocatori offensivi devono sacrificarsi e tornare in fase di contenimento.

IL MILAN DI PIOLI
Date le ottime abilità di Pioli di adattarsi alla sua squadra probabilmente il Milan si schiererà con un 4-3-3, Paquetà e Bonaventura potrebbero trarre beneficio dell'atteggiamento impostato dall'allenatore emiliano.
In avanti Pioli utilizza giocatori di personalità che si muovono sulla trequarti per ricevere il pallone, nel Milan Leao e Rebic hanno le potenzialità per rendere al meglio con questo sistema di gioco. Davanti Piatek non dovrebbe essere messo in dubbio.

#Pioli #Milan
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16 октября 2019 г. 21:30:00
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