Sbagliare, anche di poco, non è consentito!
Nonostante i disagi dovuti all’emergenza sanitaria, anche oggi siamo operativi e vi proponiamo un breve e speriamo interessante filmato! Si parlerà di flussaggio nella riparazione di un turbocompressore.
SAITO è distributore autorizzato per l'Italia turbo Mitsubishi (distributore unico autorizzato), Garrett, Borg Warner, Mahle. Per informazioni tecniche e commerciali puoi contattare i nostri uffici:
☎ Chiama: +39 071715693
✉ Scrivi: info@saito.it
💻 Website: http://www.saito.it
🛒 E-commerce: http://shop.saito.it
Nelle riparazioni del turbo che prevedono la sostituzione del coreassy (corpo centrale completo) e/o attuatore è indispensabile servirsi di adeguate strumentazioni, altrimenti si dovrà ricorrere a misurazioni manuali, improvvisazione e fortuna, una modalità di lavoro impensabile ad esempio quando si ha a che fare con turbocompressori moderni a geometria variabile dotati di attuatore elettronico.
In questa turbina è stato sostituito l’attuatore e le varie calibrazioni, registrazioni di dati e successivi test di pressione e passaggio d’aria nel geometria variabile devono essere fatti obbligatoriamente con banchi di flussaggio per capire se il settaggio delle palette è corretto oppure no.
Il turbo è un componente sofisticato che nella sua riparazione non può essere gestito con un “togli e metti” di uno o più componenti. Non è accettabile sbagliare anche solo di poco: nel caso in cui il geometria variabile sia troppo chiuso i gas di scarico aumenterebbero tantissimo pressione e temperatura: il carter turbina si surriscalderebbe superando anche i 1000° e, per effetto induttivo, l’elevata temperatura arriverebbe al corpo centrale. All’interno del coreassy con queste temperature l’olio perderebbe viscosità e si arriverebbe a grippaggio - questo tipo di rottura è molto frequente anche in presenza di fap o catalizzatori tappati. Abbiamo semplificato molto il discorso perchè bisogna considerare anche la presenza di “intelligenze” quali la centralina che legge a sua volta i valori di altri sensori come il sensore massa aria e riporta queste informazioni all’attuatore che a sua volta le trasferisce alla parte meccanica.
Sbagliando di molto i valori la vettura entrerebbe subito in recovery; è quando si sbaglia di poco e si viaggia al livello massimo di tolleranza che il motore lavora in sofferenza. Centralina e pilota del mezzo potrebbero non accorgersene subito, con conseguente potenziale rischio di rottura del turbo.
Tornando all’operazione di flussaggio, dopo la memorizzazione dei valori in un file all’interno dell’attuatore elettronico eseguiamo sempre tramite macchinario il controllo della posizione delle palette del geometria variabile. In questo caso ci viene indicato che il test di pressione non è stato superato: le palette sono ancora troppo chiuse e si rischierebbe il tipo di rottura spiegato prima per via dell’elevata energia termica. L’operatore gestirà nuovamente il componente, ripeterà tutte le rilevazioni e test del caso fino al raggiungimento dell’obiettivo: solo a quel punto la turbina potrà essere montata senza sorprese!
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Видео Sbagliare, anche di poco, non è consentito! канала Saito
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In questa turbina è stato sostituito l’attuatore e le varie calibrazioni, registrazioni di dati e successivi test di pressione e passaggio d’aria nel geometria variabile devono essere fatti obbligatoriamente con banchi di flussaggio per capire se il settaggio delle palette è corretto oppure no.
Il turbo è un componente sofisticato che nella sua riparazione non può essere gestito con un “togli e metti” di uno o più componenti. Non è accettabile sbagliare anche solo di poco: nel caso in cui il geometria variabile sia troppo chiuso i gas di scarico aumenterebbero tantissimo pressione e temperatura: il carter turbina si surriscalderebbe superando anche i 1000° e, per effetto induttivo, l’elevata temperatura arriverebbe al corpo centrale. All’interno del coreassy con queste temperature l’olio perderebbe viscosità e si arriverebbe a grippaggio - questo tipo di rottura è molto frequente anche in presenza di fap o catalizzatori tappati. Abbiamo semplificato molto il discorso perchè bisogna considerare anche la presenza di “intelligenze” quali la centralina che legge a sua volta i valori di altri sensori come il sensore massa aria e riporta queste informazioni all’attuatore che a sua volta le trasferisce alla parte meccanica.
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Tornando all’operazione di flussaggio, dopo la memorizzazione dei valori in un file all’interno dell’attuatore elettronico eseguiamo sempre tramite macchinario il controllo della posizione delle palette del geometria variabile. In questo caso ci viene indicato che il test di pressione non è stato superato: le palette sono ancora troppo chiuse e si rischierebbe il tipo di rottura spiegato prima per via dell’elevata energia termica. L’operatore gestirà nuovamente il componente, ripeterà tutte le rilevazioni e test del caso fino al raggiungimento dell’obiettivo: solo a quel punto la turbina potrà essere montata senza sorprese!
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