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Peter Hammill - Fool's Mate - (1971) FULL ALBUM

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GENRE: Progressive/Art Rock
COUNTRY: UK

Released: July, 1975

Bass – Nic Potter (tracks: 1, 3, 6 to 9, 11)
Bass, Violin – Rod Clements (tracks: 2, 4, 10)
Drums – Martin Pottinger (tracks: 1, 2, 4, 10)
Drums, Percussion – Guy Evans (tracks: 1, 3, 6, 7, 9, 11)
Electric Guitar – Bob Fripp (tracks: 1, 7, 8, 10 to 12)
Harp, Mandolin – Ray Jackson
Lead Vocals, Acoustic Guitar, Piano – Peter Hammill
Piano, Organ – Hugh Banton
Saxophone, Flute – Dave Jackson
1 Imperial Zeppelin 0:00
2 Candle 3:38
3 Happy 7:51
4 Solitude 10:23
5 Vision 15:17
6 Re-Awakening 18:28
7 Sunshine 22:23
8 Child 25:17
9 Summer Song In The Autumn 29:37
10 Viking 31:51
11 The Birds 36:32
12 I Once Wrote Some Poems 40:07
Bonus Tracks
13 Re-Awakening (Demo) 42:50
14 Summer Song In The Autumn (Demo) 47:23
15 The Birds (Demo) 50:09
16 Sunshine (Demo) 53:27
17 Happy (Demo) 57:17

"Fare un album solista è sempre qualcosa di pesante, perché la gente dice: ah, ecco dove si trova ora! In realtà io musicalmente non sono in quest'album, ma allo stesso tempo una parte di me ci è rimasta, in qualche modo dovevo esorcizzarla e produrre queste canzoni o non sarei riuscito a stare tranquillo" (Peter Hammill)
Si rischia un libro ogni volta che c'è Hammill di mezzo. Si parte dall'album, ci si sofferma sulla singola canzone, ci si perde nelle liriche, si pensa a sé, al tempo andato, a quello che rimane, e non si scrive più nulla.
Peter hammill (che il signore o chi per lui ce lo conservi vivo e vegeto per altri cento anni) è uno dei chakra della musica progressiva. I suoi lavori (più di ottanta in quasi cinquant'anni) sono dotati di un'energia creativa viscerale, capaci di fondere – virtù che ha del miracoloso, essendo quasi una contraddizione in termini – in uno stile originale e riconoscibile ma mai prevedibile, la potenza oscura dei King Crimson, l'immediatezza di Zappa e del punk (quel punk che lo rispettò moltissimo, mentre buttava a mare tutto il resto del prog), la profondità di un Wyatt. Pur avendo voglia di correre a parlarvi dei suoi capolavori, abbiamo preferito l'ordine cronologico, al fine di apprezzarne assieme la cinquantenaria progressione (appunto) artistica. Lavoro duro a dir poco; ma è anche vero che nessuno ci corre dietro. Cominceremo pertanto dal primo album solista, quel "Fool's Mate" che Pete e i suoi registrano in qualche giorno dell'ultima decade di aprile del '71, mentre sono impegnati in un tour snervante con i Genesis e i Lindisfarne ("Il nostro manager, Tony Stratton-Smith, ebbe quest'idea di imbarcarci in questo tour, a prezzi popolari, ed in effetti fu una mossa azzeccata, i concerti ebbero tutti un ottima risposta ma eravamo esausti")
Le canzoni sono vecchie di qualche anno, molte del '67, "Candle" addirittura del '66: "non si tratta di una dichiarazione relativa alla mia posizione musicale attuale", scrisse Hammill, "ma allo stesso tempo mi coinvolge molto in quanto persona". Ed in effetti, la distanza con i due capolavori marcati VDGG dell'anno precedente è sensibile; nondimeno, Hammill chiede ed ottiene ai membri della band di arrangiare i suoi lavori. Al progetto aderiscono anche Jay Clements e Roy Jackson dei Lindisfarne, e Bob Fripp dei King Crimson, chitarrista d'eccezione.(full review at: https://www.facebook.com/groups/32963...)

G.A.

Видео Peter Hammill - Fool's Mate - (1971) FULL ALBUM канала In The Wake Of Progressive
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Информация о видео
11 февраля 2018 г. 14:38:35
01:02:13
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