La Generazione Z sta rivoluzionando il mondo del lavoro...

Secondo un recente studio dell'Ipe Business School, ben l'86% dei giovani della Generazione Z preferisce la vita privata al lavoro, invertendo completamente le dinamiche tradizionali.

Il nuovo mantra? "Ti farò sapere" in risposta alle offerte di lavoro. Non sono più i candidati a inseguire le aziende, ma il contrario!

La ricerca, che ha coinvolto oltre diecimila studenti in un anno e mezzo, rivela che i giovani cresciuti tra crisi economiche, pandemie e accelerazioni digitali stanno completamente riscrivendo le regole del gioco. La maggior parte di loro non teme di rifiutare offerte professionali che non rispettino il proprio equilibrio e i propri valori personali.

"Stanno imponendo un cambio di prospettiva epocale. Per loro, il lavoro è uno strumento per vivere meglio, non il centro della vita" afferma Ipe Business School. Le aziende che non si adatteranno rischiano seriamente di perdere i talenti più brillanti.

La formazione post-laurea si conferma una scelta vincente, con i giovani che scelgono percorsi di specializzazione che guadagnano in media 300 euro in più al mese rispetto ai colleghi che entrano subito nel mondo del lavoro.

Nel 2025, vediamo anche nuovi trend come la settimana lavorativa di quattro giorni, adottata da sempre più aziende per migliorare il benessere dei dipendenti. Il lavoro ibrido continua a essere preferito, con un equilibrio tra presenza e remoto che soddisfa le esigenze sia dei dipendenti che delle aziende, mentre le politiche DEI (diversity, equity and inclusion) vengono sempre più integrate dalle aziende riconoscendo l'importanza di ambienti di lavoro inclusivi.

E tu, cosa ne pensi di questo cambiamento generazionale nell'approccio al lavoro?

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