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A Chernobyl la natura si riprende quello che l’uomo ha distrutto

Dopo l’incidente nucleare più grave nella storia dell’uomo, nessuno avrebbe mai immaginato che a Chernobyl la natura sarebbe tornata a popolare quell’area devastata. Dove un tempo c’erano le piazze, ora la vegetazione cresce rigogliosa e gli animali selvatici pascolano indisturbati. La natura ci sta lanciando un messaggio importante, siamo pronti per coglierlo?

Chernobyl e i suoi effetti sulla natura
La foresta rossa che cresce a soli 500 metri dal sito nucleare è l’esempio di una natura colpita duramente dalla devastazione. L’esplosione del reattore numero 4 ha riversato nella foresta di pini selvatici una pioggia di materiale radioattivo ed in quegli alberi è iniziata una mutazione genetica.

Le conifere hanno assorbito una quantità di radiazioni 100 volte maggiore rispetto alle altre piante. Molti alberi sono morti e giacciono tuttora in enormi fosse scavate e poi ricoperte per decontaminare l’area. Altri presentano invece una colorazione che va dal giallo al rosso intenso.

Ma qual è oggi la situazione della natura a Chernobyl? Da quando l’uomo ha lasciato il sito nucleare e la cittadina di Pripyat, la natura si è ripresa i suoi spazi. La vegetazione è presente ovunque nell’area e gli animali sono diventati gli unici abitanti della zona.

Bisonti, volpi, cavalli e orsi bruni che popolano Chernobyl, hanno probabilmente un’aspettativa di vita più bassa rispetto agli animali che vivono altrove, ma sembra proprio per loro la minaccia più grave fosse la presenza dell’uomo e non le radiazioni.

Leggi tutto: https://savehuman.it/2020/05/08/chernobyl-natura/

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28 августа 2020 г. 17:11:32
00:03:36
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