Roberto Benigni dedica il Leone D'oro alla carriera a sua moglie Nicoletta Braschi

"Datemi qualche momento per dedicare un pensiero a una persona che é all'apice dei miei pensieri. Come dice Dante "mparadisa la mia mente".

È qui in sala stasera ed è la mia attrice prediletta: Nicoletta Braschi. Alla quale non posso nemmeno dedicare questo premio perché questo premio è tuo, ti appartiene quindi lo dedicherai tu a chi vorrai.

Abbiamo fatto tutto insieme per 40 anni. Quanti film abbiamo fatto assieme? Come si fa a misurare il tempo in film? Anche se io conosco una sola maniera di misurare il tempo: con te o senza di te.

Quindi non te lo posso dedicare ma ci possiamo dividere [questo Leone D'Oro]! Io mi prendo la coda, per farti vedere la mia gioia, e tu ti prendi il resto: soprattutto le ali sono tue, perché se nel lavoro qualche volta ho preso il volo è grazie a te, al tuo talento, al tuo mistero, al tuo fascino, alla tua bellezza, alla tua femminilità, al fatto di essere donna.

Essere donna è un mistero che noi uomini non comprendiamo. Aveva ragione Groucho Marx quando diceva "gli uomini sono donne che non ce l'hanno fatta". Ed è la verità. Io non ce l'ho fatta ad essere come te, Nicoletta.

É tutto grazie alla tua luce, se qualcosa di bello e buono ho fatto nella mia vita è stato sempre attraversato dalla tua luce. Quanta luce emani!

La prima volta che ti ho conosciuta, ricordo emanavi talmente tanta luce che ho pensato che Nostro Signore avesse voluto adornare il cielo di un altro Sole.

Guarda é stato proprio quello che si dice amore a prima vista, anzi a ultima vista, anzi ad eterna vista.

Grazie e che Dio vi benedica!

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